Stagista di Google “brucia” milioni di dollari in pubblicità in soli 45 minuti

Si sa, il primo giorno di lavoro l’ansia è tanta, non solo quella da prestazione: si vuol fare una bella figura con il capo ed anche con i colleghi (magari tra questi c’è anche qualche strega che non vede di buon occhio il nostro ingresso ed è lì che se la gufa). Fare un’ottima impressione il primo giorno, o comunque i primi tempi è fondamentale, anche perché diciamolo, per molti la prima impressione è quella che conta! Per un giovane tirocinante di Google non dev’essere certo stato il primo giorno che sognava, quello che invece si è trovato, irrimediabilmente, a vivere!

Dopo ore di lavoro, durante un’esercitazione pubblicitaria, lo sfortunato new entry ha mandato on line per ben 45 minuti (non 2, non 5, neanche 10, ma per ben 45, per qualcuno interminabili, minuti!) una pubblicità del tutto fittizia (composta esclusivamente da un rettangolo bianco e giallo) al posto delle vere inserzioni pubblicitarie che erano state commissionate e profumatamente pagate a Google da aziende che speravano di aumentare il proprio fatturato anche grazie a queste pubblicità. Pare che il giovane tirocinante stesse imparando ad usare il sistema di acquisto e programmazione delle inserzioni e non si sia reso conto che non stava operando nell’area test, assolutamente sicura dove poteva “tranquillamente” sbagliare, ma nello spazio reale. Così facendo, non solo ha occupato spazi commerciali con un semplice rettangolo bianco e giallo per ben 45 minuti, ma li ha anche pagati fino a 5 volte più del normale. Quello che abbia combinato rimane un pò un mistero, perché Google non ha rilasciato spiegazioni chiarissime sull’accaduto, ma è certo che come epic fail non è certo niente male!

Google ha comunque confermato in una dichiarazione l’errore ed ha informato che “onorerà i pagamenti agli editori per qualsiasi annuncio acquistato”. Conseguentemente dovrà mandare on-line tutte le pubblicità già pagate dai clienti e finite nel dimenticatoio a causa della svista della giovane promessa del web. Sotto il profilo economico non ci sono certezze su quanto è costato il pasticcio, anche se una fonte del settore pubblicitario ha stimato una potenziale perdita di 10 milioni di dollari. Sicuramente una giornata da dimenticare, non solo per il giovane tirocinante, speriamo che alla Silicon Valley siano stati benevoli con lui: alla fine sbagliare è umano,  soprattutto all’inizio del proprio percorso professionale.

Sharon Santarelli