Splendida e storica Sofia Goggia, oro olimpico in discesa libera

Una discesa libera che sognava da tempo. Da quando aveva sei anni, quando sulle nevi di Foppolo sognava di vincere le Olimpiadi. Ora ce l’ha fatta la piccola Sofia, ora è cresciuta e diventata grande, ora, con questa impresa, entra di diritto nella storia dello sci italiano: è la prima medaglia d’oro dell’Italia rosa nella discesa libera di un’Olimpiade. Nella specialità è invece soltanto la seconda medaglia olimpica azzurra della storia, dopo il trionfo di Zeno Colò negli anni Cinquanta.

Come ha dichiarato Sofia a fine gara, questa straordinaria vittoria che le permette di scrivere il proprio nome nella storia di questo sport, nasce dal SuperG di pochi giorni fa. Nella gara vinta dalla sorpresa Ledecka, in un modo che definire rocambolesco sarebbe un enorme eufemismo, Sofia era stata la più veloce per tre quarti di gara, salvo poi rovinare tutto con un brutto errore nella parte finale del tracciato, piazzandosi all’undicesimo posto. La delusione ma allo stesso tempo le buonissime sensazioni conservatesi dopo il SuperG hanno immesso nelle vene di Sofia Goggia una carica esplosiva sprigionata a tutto gas nella gara svoltasi ieri notte a Pyeongchang, a quanto pare con eccellenti risultati.

Scesa col pettorale numero 5 sulla neve nord-coreana (a quanto pare le porta fortuna, dopo la prima vittoria in carriera ottenuta lo scorso anni proprio in Estremo Oriente), l’atleta bergamasca si è classificata inizialmente al primo posto con 63\100 di vantaggio sulla Weirather, resistendo poi agli assalti della Mowinckel (seconda) e della grande amica Lindsey Vonn, che ha conquistato un bronzo nella sua ultima Olimpiade. Proprio la Vonn ha ceduto lo scettro alla nostra atleta, dopo diverse gare stagionali in cui aveva sopravanzato la “collega” e amica italiana di pochi centesimi, tema che era si era sviluppato in maniera divertente anche sui social.

Una nottata in realtà a due facce per la spedizione azzurra, che a parte la nona medaglia in queste Olimpiadi – sempre più contraddistinte dalle donne, con la Wierer, la Fontana, la Brignone e la Goggia ad averci regalato le principali gioie olimpiche – ha visto le altre atlete italiane sottotono e sfortunate: Federica Brignone è caduta nella parte alta del tracciato, e anche Nadia Fanchini e Nicol Delago non sono riuscite a concludere la prova.

Rimane però impresso lo splendido e storico oro di Sofia, che non è riuscita a trattenere le lacrime in sede di premiazione, ma è riuscita a mantenere il suo solito sorriso che la contraddistingue su qualunque tipo di neve. Anche grazie a questi piccoli atteggiamenti Sofia si sta guadagnando i cuori e le attenzioni di tutti gli italiani: non solo per i risultati sportivi, di cui l’oro olimpico è solo un immenso coronamento, ma anche per ciò che mostra fuori dalle piste.

Sì Sofia, quella bambina che a sei anni, sulle nevi di Foppolo, sognava di vincere le Olimpiadi ce l’ha finalmente fatta. Ed è sicuramente fiera di te, come l’Italia intera. Fenomenale.

Andrea Codega