Vivere nel 2016 con un iPhone del 2009

Cari lettori di Social Up!, oggi condividerò con voi la mia esperienza a seguito di un evento sfortunato: il mio smartphone si è guastato.
Ero in possesso di un fantastico Sony Xperia Z3 Compact. Compatto come dimensioni, ma scheda tecnica e prestazioni da top gamma. In effetti la versione Compact dello Z3 monta le stesse componenti del fratello più grande, Xperia Z3, ma con delle piccole differenze: un giga in meno di ram, un display più piccino con una risoluzione più bassa. Una batteria praticamente infinita che con il mio utilizzo mi portava a sera con ancora carica residua, ma che con un uso più normale potrebbe durare due giorni. Perché dico questo? Semplice: il tallone d’Achille degli iPhone passati (ma tuttora non sono granché, eccetto le versioni Plus) è proprio la batteria. Ricordo ancora quando all’uscita da scuola ero fortunato ad avere ancora il telefono in vita per poter ascoltare un po’ di musica sull’autobus.

Ma torniamo ad oggi: come già detto avevo uno smartphone top gamma di fine 2014 con cui facevo di tutto. Dalle foto, ai video, musica, navigazione su internet per qualsiasi ragione, scrivere, giocare, messaggiare, studiare, lavorare, modifica delle foto. Insomma, tutte cose che non noti finché non ti mancano.

Così improvvisamente il telefono decide di abbandonarmi per sempre. Nessun segno di vita. Che fare? “Ho quel tablet  che legge le sim” ho pensato. Chiudo un occhio per la lentezza snervante che me lo ha fatto utilizzare unicamente per la lettura, sarebbe stato impossibile andare in giro con quel coso, con tutta la buona volontà, ma c’è pure un caldo infernale ed una tracolla in più davvero no. Inoltre messaggiare o navigare con quel coso mentre si cammina è un po’ pericoloso, oltre che buffo.

“Hei ma… il mio caro compagno di scuola, il mio 3GS”, che idea geniale! Lezioni su lezioni a non ascoltare per provare giochini idioti come Angry Birds, Traffic Rush ed il mio preferito, Tiny Wings. Ricordo che nel periodo scolastico dentro la classe la ricezione era davvero pessima, ma durante la ricreazione utilizzare Facebook, YouTube e qualsiasi altra app era un piacere. Per non parlare della musica che aveva una qualità davvero alta per gli standard del periodo. Sia chiaro, non lo comprai nel 2009 quando uscii, ma verso il 2011. In quegli anni gli iPhone non erano così conosciuti e non si aveva una conoscenza così approfondita sugli ultimi modelli. Inoltre non esistevano smartphone su cui leggere notizie sugli smartphone mentre si è in pausa wc. Sembra passata un’eternità, un’altra epoca, ma sono solo 5 anni, 7 dall’uscita di quell’iPhone. Ed a me quel telefono sembrava una scheggia (soprattutto perché provenivo da un HTC WildFire, il peggior telefono mai posseduto).


Oggi riprendendo in mano il 3GS le sensazioni non sono più le stesse, ovviamente. Gli Android si sono evoluti, sono paragonabili, ed in alcuni casi pure superiori, agli iPhone.

Per un social network-dipendente come me, la prima cosa da fare, dopo aver fatto la prima configurazione, è andare sull’App Store e scaricare Facebook, WhatsApp, Twitter, Telegram, Snapchat, YouTube, Instagram… “Questa app è compatibile con iOS dalla versione XX in poi…”

Bene. Benissimo.
In pratica l’ultimo aggiornamento di iOS per 3GS è la versione 6, la maggior parte delle applicazioni sono pensate da iOS 8 in poi, in alcuni casi, fortunatamente, Apple dà la possibilità di scaricare una versione precedente dell’app in questione così da essere compatibile con il tuo dispotivo. Ottimo. Scarico qualcosa. Dopo poco mi rendo conto però che qualcosa è cambiato rispetto al passato: le applicazioni, nonostante siano una versione meno recente, sono pesantissime e lentissime ad aprire (nonostante qualche eccezione). Facebook ed Instagram da buttare, disinstallati dopo poco tempo: caricamenti infiniti, immagini che con quel display sembrano scattate con uno dei primi telefono con fotocamera (il 3GS non ha il display Retina). YouTube funziona, ma è come se vi chiedessi di guardare la tv in un vecchio tubo catodico: mal di testa assicurato. Eliminata anche questa. Twitter stessa cosa. Restano i giochini usciti nello stesso periodo del telefonino e che non hanno effettutato upgrade grafici importanti. Insomma, si può giocare col telefonino. Noto con piacere che iOS 6 integra Facebook e Twitter: non posso leggere nulla, però posso pubblicare post e foto con facilità ed in modo molto semplice. E’ sufficiente aggiungere i propri account attraverso Impostazioni.

Per quanto riguarda i contatti, calendari, e posta, ho da sempre utilizzato il mio account Google. Avendo attiva la verifica in due passaggi NON supportata da iOS 6, bisogna armarsi di pazienza e soprattutto di un PC. In sostanza bisogna creare delle password specifiche per le applicazioni, cosa semplice diciamo, ma che fa perdere un sacco di tempo tra i vari menù. Nonostante tutto, il calendario iOS si dimostra più dinamico rispetto a quello Android infatti nel centro notifiche sarà presente una notifica per gli appuntamenti. Per fare ciò in Android è necessario scaricare e configurare applicazioni apposite, mentre iOS fa tutto in automatico. Per la posta è possibile scaricare l’applicazione Gmail ufficiale o configurare il client di iOS. Ho optato per la seconda scelta poiché è sensibilmente più veloce.

WhatsApp è forse la cosa peggiore fatta per iPhone. Non ha un senso logico né eleganza: ogni messaggio, che sia gruppo o chat, viene messo in una notifica a sé. Esempio? Mi inviano 10 messaggi? 10 notifiche. Mi inviano 80 messaggi? 80 notifiche. Assurdo che ciò accada in tempi in cui magari si fa parte di 3 gruppi composti da centinaia di contatti o in cui c’è gente che manda una parola per messaggio. Telegram ha lo stesso problema con le notifiche (il che mi lascia supporre che non sia un problema legato alle applicazioni ma al sistema in sé) ma per lo meno l’applicazione funziona più velocemente e non perde messaggi come invece mi succede con WhatsApp.

Le fotografie sono la mancanza più evidente ed emotivamente frustrante di questa esperienza. Adoro immortalare qualsiasi cosa: un tramonto, il mare, una gita, il cibo, o un bel ricordo. Il caro Sony aveva un pulsantino posto di lato che se premuto attivava immediatamente la fotocamera, evitando di perdere l’attimo perfetto. L’iPhone permette uno swipe verso l’alto anche a telefono bloccato, ma non è l’accesso alla fotocamera il problema bensì il tempo che passa dal momento in cui premo il testo per scattare la foto ed quello in cui viene scattata realmente. Manca la fotocamera frontale per i selfie, fondamentale se non vuoi lasciare nessuno fuori dalla tua fotografia, e manca pure il flash per le foto in notturna. Inoltre la qualità delle foto è davvero davvero pessima. Appena sufficiente per capire cosa si è fotografati e basta. Niente arte, niente effetti assurdi o contrasti professionali. Una rappresentazione piatta e senz’anima della realtà.

La parte audio invece mi ha lasciato nuovamente sorpreso. Non metterò a confronto il 3GS con l’Xperia perché quest’ultimo è dotato di impermeabilità quindi inevitabilmente l’audio ne risente. Ovviamente non parlo di quello dell’altoparlante ma di quello in chiamata. Sul 3GS risulta forte, vivo e molto chiaro. Un po’ gracchiante a volumi troppo elevanti (ma potrebbe essere un problema di usura). Su questo ho sempre reputato gli iPhone al top. L’audio in cuffia l’ho testato con le mie amate Earpods, le cuffie Apple in dotazione da iPhone 5 in poi. La potenza a volumi alti mi ha sorpreso nuovamente nonostante l’aumento eccessivo del volume, oltre a far diventare sordi, abbassa considerevolmente la potenza dei bassi rendendo il suono troppo cristallino e prevalente di frequenze alte. Ma basta abbassare un po’ il volume per poter ascoltare la propria musica per ore in modo molto piacevole.

In conclusione

La mia esperienza, che purtroppo continuerà per un po’ di giorni, con iPhone 3GS presenta delle mancanze fondamentali: velocità di navigazione, compatibilità con app fondamentali, fotocamera frontale, gestione ottimale delle notifiche WhatsApp, display decente, ed indipendenza da iTunes per trasferire file.
Come pregi ho riscontrato: velocità nell’utilizzo delle app preinstallate ed alcune ben ottimizzate scaricate (eccetto Safari che si scontra con siti sempre più pesanti), qualità delle chiamate davvero ottima e superiore a molti telefono recenti, qualità e volume della musica molto più che sufficienti, integrazione del centro notifiche con gli appuntamenti in calendario, e integrazione di Facebook e Twitter col sistema operativo.
Insomma non è un telefono da comprare oggi (ma va?), e sicuramente non da utilizzare come telefono unico perché non riesce a sostituire un pc dal quale invece è dipendente. Però può essere un ottimo telefono per la spiaggia: navigazione lenta ma fattibile, musica in ottima qualità, messaggi e WhatsApp perfettamente utilizzabili, chiamate piacevoli ed inoltre ci costringe ad allontanarci dai social network obbligandoci piacevolmente a goderci il mondo che ci circonda.

Davide Chittari