Server, nel 2016 mercato in flessione

Il 2016 del mercato mondiale dei server ha registrato una flessione nell’ultimo trimestre, con un calo che ha interessato sia il volume che i valori complessivi. Ma se la ricerca di Idc è più negativa, il report di Gartner apre invece a qualche considerazione in chiave ottimistica.

Sono due dei principali gruppi mondiali specializzati in ricerche di mercato e consulenza in ambito IT e TLC, e spesso le loro analisi divergono per qualche dettaglio. L’ultimo esempio l’abbiamo riscontrato nelle scorse settimane, quando Idc e Gartner hanno messo sotto la lente di ingrandimento il comparto dei server a livello internazionale.

Analisi divergenti. In realtà, il risultato finale è simile per entrambi gli analisti: l’ultimo trimestre del 2016 è stato particolarmente negativo per il mercato dei server, con dati in flessione sia per volume che per valore complessivo. Tuttavia, laddove le osservazioni di Idc sembrano decisamente più funeree, anche per quanto riguarda i numeri, secondo Gartner la situazione non è poi così critica, e ci sono interessanti spunti per ripartire.

I dati di IDC. In dettaglio, secondo la International Data Corporation il quarto trimestre dell’anno scorso ha fatto registrare un decremento del 4,6% in valore e del 3,5% in volume rispetto al corrispettivo periodo del 2015 (che, tuttavia, era stato particolarmente positivo, come ricordano i tecnici, e pertanto il confronto risulta ancor più penalizzante). La spiegazione arriva dal fatto che a investire di più nell’acquisto di server i grandi cloud provider, per naturali questioni di scala, e ciclicamente si registrano picchi negativi nella loro spesa.

I server più comprati. A livello più generale, il mercato dei server ha prodotto nell’ultimo trimestre 2016 ricavi per 14,6 miliardi di dollari e ha generato vendite per 2,55 milioni di server; i più performanti sono quelli “a volume” (la fascia per così dire più bassa tra quelle considerate dalla Idc), che hanno fatturato 11,2 miliardi di dollari, con un calo del 3,3% in dodici mesi. Ancora peggio sono andati i server di fascia alta, con una diminuzione del 10,7% del valore (arrivato a circa 2 miliardi di dollari) e a quelli di fascia media, che invece arrivano solo a 1,4 miliardi, con un -6,1% rispetto al 2015.

Come si comportano le imprese. Gli analisti di IDC spiegano che il calo degli investimenti per i datacenter cloud è un fenomeno a cui bisognerà abituarsi, anche perché i grandi player stanno in generale diventando più prudenti nelle loro scelte di acquisto, anche per l’incidenza del cloud, che spinge le imprese a riconsiderare le spese in questi sistemi. Anche in Italia seguiamo questo trend, anche se dalle nostre parti le aziende sembrano preferire soluzioni di “compromesso”, come l’acquisto dei servizi offerti da Flamenetworks nel campo dei server dedicati managed, ritenuti più pratici e convenienti.

Il report di Gartner. Come detto, anche Gartner ha presentato le proprie valutazioni sul mercato server mondiale, confermando il calo già segnalato dalla “rivale” ma concludendo in maniera più ottimistica. Innanzitutto, le stime della società sono meno critiche, con una flessione che nel quarto trimestre 2016 si è attestata all’1,9% in valore (che ha toccato i 14,8 miliardi di dollari) e allo 0,6% in volumi (circa 2,9 milioni di unità).

I server x86. Più in generale, secondo Gartner il 2016 l’andamento del mercato dei server si è chiuso praticamente a crescita zero per i volumi (+0,1%, per la precisione), mentre i ricavi sono diminuiti del 2,7%. Interessante l’analisi sui comparti di server, dove dominano i server x86, scelti sia per le loro funzionalità di base che per l’impiego come nodi dei sistemi integrati e hyperconverged. 

Previsioni sul 2017. Per l’anno in corso, invece, Gartner prevede una piccola crescita del comparto, legata in maniera diretta agli acquisti dei cloud provider; tuttavia, secondo queste stime gli acquisti delle aziende mostreranno un aumento limitato in valore ma un declino nei volumi complessivi.