Sembra proprio che l’Italia si blindi per le feste, è indispensabile proteggersi dalle risalite dei contagi

In attesa del Dpcm “natalizio”, sembra proprio che il governo voglia blindare l’intero periodo di feste da Natale a Capodanno, alberghi di montagna chiusi per le vacanze e quarantena per chi decide di trascorrerle all’estero. Il governo, per combattere l’emergenza Covid, sceglie di stoppare l’Italia vacanziera. Nella riunione odierna, i ministri Speranza e Boccia hanno illustrato alle Regioni le direttive per dicembre. Previsto per domani un nuovo incontro. Il nuovo Dpcm potrebbe durare fino al 10 gennaio. Intanto la Commissione Ue invita ad allungare le vacanze di Natale per la scuola.  La messa di Natale potrebbe svolgersi alle 20 del 24 dicembre. E’ l’ipotesi che è emersa nel corso dell’incontro del governo con i capigruppo, a quanto si apprende da fonti di maggioranza. Sulle funzioni religiose il governo si sta confrontando, spiegano le stesse fonti, con la CEI.  “Sarà un Natale Covid, che ci auguriamo unico e speriamo ultimo rispetto alla storia che vivremo. Ciò vuol dire organizzarci evitando le aggregazioni in maniera piu decisa possibile. Le ondate successive non sono scritte nelle stelle ma nel modo in cui ci comporteremo. Dobbiamo organizzarci per evitarle. considerando che le persone piu fragili rischiano di più”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro.babbo natale

I governatori delle Regioni italiane l’avevano indicata come uno degli esempi da seguire. “Austria, Slovenia e Svizzera avranno gli impianti sciistici aperti”, diceva ad esempio il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. Invece Vienna ha cambiato idea: il governo austriaco domani annuncerà lo stop al turismo invernale durante il periodo natalizio. Gli impianti di risalita saranno in funzione solo per i residenti, ma ristoranti e alberghi resteranno chiusi. L’anticipazione arriva dal quotidiano viennese Der Standard, che conferma le nuove disposizioni, il potente presidente del Consorzio dei comuni tirolesi e sindaco di Soelden, uno dei più importanti centri sciistici della zona: “Per il momento né in Austria né in Germania i numeri consentono una riapertura“. In Italia la decisione sulla chiusura delle stazioni sciistiche è ancora al vaglio, ma sembra sempre più difficile pensare che in montagna i divieti possano subire rallentamenti e che molto probabilmente seguiranno le sagge indicazioni dei paesi confinanti.

Alessandra Filippello