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Sanremo 2022: Marco Mengoni e Filippo Scotti contro i leoni da tastiera

La finale del 72º Festival di Sanremo ha visto il ritorno sul palco dell’Ariston di Marco Mengoni, uno dei cantanti più acclamati da critica e pubblico e vincitore della kermesse nel 2013, ben 9 anni fa. Contrariamente al resto degli ospiti musicali, il cantante di Mi Fiderò ha fatto il suo ingresso sul palco insieme a Filippo Scotti, attore protagonista del film È stata la mano di Dio, regia del grande Paolo Sorrentino per la piattaforma streaming di Netflix. L’insolito duo ha regalato al pubblico del Festival un momento di grande riflessione, iniziato apparentemente come un momento di grande comicità e leggerezza.

Infatti, Marco e Filippo sono spuntati sul palco con una presentazione molto ambigua (Amadeus non aveva neanche annunciato i loro nomi) e nel bel mezzo del buio hanno iniziato a leggere alcuni dei tweet più goliardici circolati su Twitter in questi giorni durante le varie puntate del Festival. La presenza di Twitter in eventi social così importanti, come quello del Festival di Sanremo, è sempre più evidente, ed anche in questo caso quello dell’uccellino blu è stato il social media più utilizzato per le interazioni del pubblico sui fatti più importanti della kermesse, da quelli puramente musicali a quelli più emozionanti, divertenti ma anche di rivolta e critica.

È stato esattamente il lato negativo, quello della critica spropositata, che ha rubato la scena alla piccola gag offerta dal duo Mengoni e Scotti. Se infatti all’inizio i due hanno condiviso con il pubblico i tweet più virali grazie al loro lato divertente e spregiudicato, ad un certo punto hanno cambiato totalmente copione, iniziando a leggere tweet sempre meno divertenti e, al contrario, pieni di sentimenti come la rabbia, l’odio ed il risentimento, sfortunatamente molto presenti su Twitter e, in generale, sui social media.

Il diritto di esprimere la propria parola, come ricordato dai due ospiti, è sancito anche dalla nostra Costituzione, eppure questo non vuole certo dire che questa nostra parola debba essere usata senza alcun tipo di giudizio, soprattutto quando vuole essere mirata all’offesa gratuita, senza tenere in conto i possibili effetti che queste parole possano provocare sui diretti interessati. Non bisogna perciò essere leoni da tastiera e, al contrario, è importante usare molto bene questo potere nelle nostre mani, per poter condividere la nostra opinione, anche quando non sia necessariamente positiva, senza ferire e offendere nessuno.

Dopo questo messaggio di estrema importanza, Marco Mengoni ha regalato al pubblico del Festival un’esibizione altamente emozionante, portando sul palco dell’Ariston L’Essenziale, brano con il quale ha trionfato nel 2013, classificandosi anche al 7º posto nell’edizione annuale dell’Eurovision Song Contest, tenutosi a Malmo (Svezia). Nell’attesa di conoscere la classifica generale il cantante è tornato sul palco per presentare il suo nuovo singolo Mi Fiderò, nella versione originale cantato in collaborazione con Madame, ultimo estratto dalla recente fatica discografica MATERIA (Terra), rilasciata lo scorso 3 dicembre e prima di una trilogia di album annunciata dallo stesso cantante qualche mese fa.

Marco Russano