Samsung Galaxy Note 7: cronache di un disastro

Questa seconda parte di 2016 si è rivelata davvero amara per Samsung. Dopo il successo ottenuto da Galaxy S7 e S7 Edge, la casa coreana era pronta a piazzare la stoccata finale con il Note 7, la cui commercializzazione prevista per inizio settembre avrebbe dovuto fare concorrenza ad iPhone 7 Plus e Google Pixel XL, i due phablet top di gamma prodotti da Apple e Google.

Com’è noto però, la prima ondata di Samsung Galaxy Note 7 si è rivelata un fallimento su tutta la linea, per colpa dei casi di esplosione del device che hanno causato ingenti danni a cose e persone, arrivando a distruggere perfino computer e automobili.

Con la seconda ondata di prodotti, Samsung ha cercato di correre ai ripari, sostituendo i device difettosi con dispositivi “sicuri”, tuttavia i casi di esplosione non sono cessati (nemmeno nei nuovi dispositivi) arrivando addirittura ad obbligare diverse compagnie aeree a vietare di viaggiare con il Note 7 acceso, a causa del rischio di esplosioni in volo. Successivamente Samsung ha dovuto ammettere esplicitamente il fallimento di questo smartphone, cessando la produzione e ritirandolo dal mercato.

Ma le “umiliazioni” in casa Samsung non sono finite. La notizia più recente arriva proprio dalla Corea del Sud, dove l’azienda tech ha allestito diversi stand nei più importanti aeroporti nazionali al fine di sostituire i Note 7 dei passeggeri con un altro device Samsung.

Il “caso Note 7” sta incidendo molto per Samsung, sia per ciò che concerne l’immagine che per quanto riguarda il lato economico. Secondo un analista di KGI, questo incidente starebbe costando a Samsung circa 6-7 milioni di clienti che, dopo aver reso il proprio Note, passeranno ad iPhone 7 Plus. Secondo Bloomberg invece, il danno economico che l’azienda coreana subirà è da stimare intorno al miliardo di dollari. Paradossalmente però, sarà proprio il danno d’immagine a pesare maggiormente, essendo Samsung un’azienda quotata in borsa, motivo per il quale questo “battery gate” potrebbe far perdere fiducia verso la casa coreana da parte degli investitori.

In conclusione possiamo affermare che queste ultime settimane rappresentano il punto più basso mai raggiunto da Samsung negli ultimi anni e difficilmente il lancio del Galaxy S8 (previsto per i primi mesi del 2017) riuscirà a risollevare l’immagine di un’azienda che, a causa di un difetto alle batterie di quello che doveva essere il prodotto di punta, rischia di perdere una considerevole fetta di mercato nei mesi a venire.

Gabriele Fardella