Salvatore Ferragamo: una mostra tra arte e moda

La figura del prestigioso stilista Salvatore Ferragamo (Bonito 5 giugno 1898 – Firenze 7 agosto 1960) è stata talvolta indicata come visionaria, con i suoi disegni che spaziano da creazioni più bizzarre, spesso veri e propri oggetti d’arte di altissimo design, a linee di eleganza più tradizionale, che spesso servirono da ispirazione anche ad altri progettisti della calzatura del suo tempo. E’ stato un colosso del mondo della moda – tutt’ora lo è – ma anche del mondo della cultura e dell’arte.

L’esibizione “Salvatore Ferragamo e la cultura visiva del Novecentodal 19 maggio 2017 al 2 maggio 2018, che si terrà al Museo Salvatore Ferragamo di Firenze, ha come obiettivo proprio la delineazione di un percorso artistico che spazia i più vasti ambiti del mondo della moda e della cultura. La mostra – che celebra i novant’anni dal rientro in Italia dello stilista dopo il periodo trascorso negli Stati Uniti – offre un dettagliato spaccato sul secondo decennio del Novecento italiano a conferma dell’indissolubile legame tra moda e cultura, di cui l’arte di Ferragamo ne è l’emblema.

Il tema fondante di tale esibizione è quello del viaggio, come quello transatlantico compiuto dallo stilista nel 1927 per riabbracciare il paesaggio toscano. L’allestimento scenografico è a cura di Maurizio Balò, ma l’idea arriva dal curatore Carlo Sisi, il quale ha voluto rappresentare l’itinerario psicologico che Ferragamo ha vissuto in prima persona attraverso i fenomeni sociali, artistici e storici caratterizzanti l’Italia dal primo dopoguerra fino all’affermazione del regime fascista. L’evoluzione artistica dello stilista è dunque caratterizzata dal connubio tra la sua spiccante genialità e gli stimoli esterni offertigli dallo sviluppo di un’Italia ancora incerta ma in pieno fermento culturale.

Vediamo così le otto sale di Palazzo Spini Ferrone arricchirsi di costumi e stoffe dell’epoca, di manufatti di alto artigianato, di fotografie e manifesti pubblicitari, nonché di splendide calzature di Salvatore Ferragamo. Anche la componente artistica ha lo spazio che si merita; infatti sono presenti anche numerose opere d’arte di celebri pittori, architetti e designer: Maccari, Martini, Giò Ponti, Balla e Depero sono solo alcuni dei prestigiosi nomi allestiti.

Una mostra dunque che delinea un percorso artistico e psicologico caratterizzato dall’ineguagliabile eleganza che ha sempre contraddistinto la moda di Ferragamo. Un tuffo nel passato in cui l’arte, la cultura e la moda dell’Italia dei primi anni del Novecento si sono influenzate e spronate a vicenda, e Ferragamo ne costituisce l’esempio più prestigioso.

Camilla Antonioni