Un uomo un pò in là con gli anni , con la canna da pesca e il suo vecchio cane, compagno di un pezzo di vita importante, sono in riva al lago a passare una domenica come tante sperando che abbocchi qualche pesce, magari più grosso del solito. Ma stavolta a rovinare la quieta sessione di pesca arrivano tre giovinastri che prima cercano di rapinare l’uomo e poi per sfregio uno di loro gli uccide il cane.
E’ questo l’incipit di Red, film del 2008 diretto all’inizio dallo specialista in horror Lucky McKee, poi licenziato e rimpiazzato da Trygve Allister Diesen , che partendo da una storia d’ordinario bullismo culminata con l’uccisione di un animale riflette in maniera affatto banale sul concetto di giustizia e anche su quel mare magnum della cosiddetta “questione di principio”.
Quante volte abbiamo sentito dire da altri o abbiamo detto noi stessi che si agiva in una certa maniera solo per una questione di principio?
Red è un Revenge Movie sui generis scarnificato di ogni orpello, la faccia di Brian Cox e la sua voce impastata si aggirano dolenti in cerca di giustizia scontrandosi contro la noncuranza della legge rimarcando puntualmente quanto la giustizia sia diversa dalle legge e quanto entrambi siano diverse dal buon senso.