Quando la fortuna incontra la scienza: 5 scoperte accidentali che hanno cambiato il mondo

La necessità è la madre delle invenzioni, diceva Platone. La storia ci ha però insegnato che non tutte le grandi imprese nel mondo della scienza e della tecnologia sono arrivate di proposito. Alcune di queste sono giunte per puro caso o semplicemente per un vero e proprio colpo di fortuna. Ecco che in questa rassegna, ripercorriamo cinque tra le scoperte accidentali più famose della storia.

1 – Raggi X

[parmadaily.it]

Correva l’anno 1895 quando il fisico tedesco Wilhelm Röntgen si è accorto di qualcosa di strano mentre stava lavorando su un tubo a raggi catodici. Nonostante il tubo fosse coperto, ha inavvertitamente notato un bagliore fluorescente. Quando ha provato ad usare la mano per intercettare i raggi, si è reso conto che poteva osservare le sue ossa in un’immagine proiettata su uno schermo. La scoperta dei primi raggi X è valsa a Röntgen il Premio Nobel per la fisica nel 1901.

2 – La cottura a microonde

[indiatoday.in]

La scoperta di questa particolare tipologia di cottura, oggi usata in tutto il mondo, si deve all’ingegnere americano Percy Spencer. Nel 1945, mentre stava lavorando di fronte ad un tubo a vuoto, Spencer ha notato che la barretta di cioccolato che teneva in tasca si era sciolta più velocemente del previsto. Incuriosito, ha tentato lo stesso esperimento con i pop corn prima e le uova poi, arrivando alla conclusione che la potenza delle microonde poteva avere una nuova ed interessante applicazione.

3 – Penicillina

[pazienti.it]

Nel 1928, Sir Alexander Fleming si è accorto che in una piastra di coltura contaminata da una muffa, la crescita batterica era inibita e le colonie avrebbero quindi faticato a proliferare. È così nata la benzilpenicillina, la capostipite di tutta una famiglia di potenti antibiotici che dagli anni 40 viene utilizzata contro le infezioni batteriche.

4 – Velcro

[swissinfo.ch]

Tra le scoperte accidentali più curiose rientra indubbiamente quella compiuta dall’ingegnere svizzero Georges de Mestral, il quale ha brevettato nel 1955 il più famoso sistema di chiusura a strappo in tessuto. Di ritorno da una passeggiata in campagna con il suo cane, de Mestral ha deciso di esaminare i semi di bardana che erano rimasti attaccati alla sua giacca. Analizzandoli al microscopio, ha scoperto che erano fiori che sul calice presentavano dei minuscoli uncini, in grado di incastrarsi ovunque. Successivamente, ha quindi sviluppato un sistema di fissaggio composto da due strutture: una composta da degli uncini e un’altra da delle asole.

5 – Teflon

[flickr.com/photos/funfilledgeorgie]

Il suo nome ufficiale è politetrafluoroetilene, ma è conosciuto più comunemente con l’appellativo di Teflon. Quello che sicuramente intriga di più è il modo in cui è stato scoperto. Nel 1938 Roy Plunkett stava lavorando nel Jackson Laboratory della DuPont Company, nel tentativo di fabbricare un nuovo clorofluorocarburo da usare come refrigerante per i cicli a compressione. Una di queste sostanze con cui ha effettuato gli esperimenti era il gas tetrafluoroetilene.

Dopo essersi accorto che la portata di gas si era interrotta molto prima che la bilancia indicasse che la bombola di tetrafluoroetilene era effettivamente vuota, Plunkett ha segato la bombola ed ha notato un rivestimento ceroso estremamente scivoloso e insolubile anche a contatto con gli agenti chimici più aggressivi: si trattava proprio del PTFE. I test hanno poi confermato altre caratteristiche come ottima resistenza al calore e soprattutto bassissimo attrito superficiale; peculiarità che fanno del Teflon uno dei materiali più utilizzati in ambito domestico.

Giuseppe Forte