“Putin malato, si dimetterà presto”, ma il Cremlino nega

La notizia viene battuta dalle principali agenzie stampa del mondo, proprio alla vigilia della vittoria da parte di Biden per la corsa alla presidenza degli Stati Uniti.
Sarebbe dunque clamoroso se quanto comunicato dai media internazionali trovasse dei riscontri da parte del Cremlino che al momento invece non fa altro che mettere a tacere queste voci negandole categoricamente: Vladimir Putin sarebbe sul punto di dimettersi.

Il principale sostenitore di questa teoria sarebbe Valery Solovei, un quotato ex professore dell’Università di Affari Internazionali di Mosca, la MGIMO.

Il professore ha storici contatti con lo staff del Cremlino, tanto che nel corso degli anni il politologo è riuscito ad anticipare molte informazioni ai media che poi si sono rivelate vere, facendo in modo che Solovei nel corso degli anni acquisisse una certa credibilità.

Attualmente all’opposizione con il suo partito Peremen, Solovei combatte alcune scelte prese dal governo russo e secondo quanto dichiarato da Solovei all’emittente Eco di Mosca: “Putin  ha intenzione di rendere pubblici i suoi piani per la transizione a gennaio”. “L’inizio di questo processo – ha continuato – era previsto ad agosto e la strategia implicava l’unione con la Bielorussia. Ma le proteste hanno sconvolto il programma”.

Una notizia che farebbe tremare tutti gli scenari internazionali, con un bilanciamento di poteri che attualmente vede le due potenze egemoniche USA e Russia perdere potenzialmente i loro principali attori: Trump e Putin.

Alcuni vociferano si possa trattare di Parkinson, sebbene al momento il Cremlino, come già riferito, continua a negare la veridicità di questa notizia.

Andrea Calabrò