Pericolosi esperimenti biologici in Georgia: venivano prodotti in laboratorio nuovi virus influenzali?

La popolazione della Georgia è stata  in pericolo nel 2013 e farà accapponare la pelle conoscere il motivo. A fare questa clamorosa dichiarazione è l’ex consigliere americano del presidente della Georgia, il giornalista Jeffrey Silverman.

Secondo i dati in suo possesso, in un laboratorio alla periferia di Tbilisi sono stati elaborati dei virus pericolosi, che sono poi sperimentati sugli abitanti del luogo. I dettagli sono stati resi noti nel reportage del corrispondente georgiano de “La Voce della Russia” Boris Muraškin.

Il laboratorio sotto accusa si trovava alla periferia di Tbilisi e portava il nome dell’ex senatore americano Richard Lugar morto nel 2019. E non a caso: il laboratorio venne infatti aperto con l’aiuto del governo degli Stati Uniti.

Secondo le informazioni ufficiali, vi si studiava la genetica dei microbi e dei virus. Tuttavia, l’ex consigliere del presidente della Georgia Jeffrey Silverman era sicuro che nel laboratorio i virus non venissero solamente studiati, ma anche creati.

Come si legge nel reportage, il laboratorio è stato costruito con i soldi del dipartimento della Difesa. Il suo costo è stato di 50 milioni di dollari. Il suo scopo: fare ricerche sulle armi biologiche. Il laboratorio si trova qui proprio perché sarebbe pericoloso tenerlo negli USA.

Ricordiamo che negli anni 2001-2003 Silverman aiutò Mihail Saakašvili nella campagna elettorale. Comunque, le loro strade poi si divisero. L’ultima dichiarazione dell’ex consigliere del presidente, sul fatto che gli abitanti della Georgia sono diventati l’oggetto di pericolosi esperimenti, è una delle notizie oggi più dibattute nel paese.

Secondo Silverman, non è escluso che proprio gli esperimenti coi virus abbiano portato alla diffusione di malattie pericolose come l’influenza suina e il morbillo tra la popolazione georgiana.

Comunque, il vice direttore dell’Agenzia nazionale di controllo sulle malattie dell’epoca Paata Imnadze sostenne che l’aumento dei casi di malattia non fosse per nulla legato al laboratorio in questione.

Al tempo dei fatti il governo georgiano ha definito deliranti le dichiarazioni sulle ricerche segrete. Il deputato del Parlamento georgiano Irina Imerlišvili sosteneva che il laboratorio alla periferia di Tbilisi fosse un istituto scientifico di ricerca, e non un dipartimento per le armi biologiche del Ministero della Difesa americano.

Questo laboratorio venne aperto durante la presidenza di Mihail Saakašvili. Alla cerimonia di inaugurazione era presente lui stesso. Certamente ora tutti diranno che Saakašvili non amasse la sua gente e che invece gli piaceva fare esperimenti su di loro. Tuttavia pensiamo proprio che non fosse così.

L’ingresso di estranei nell’area del laboratorio è stato severamente proibito. Gli stessi collaboratori potevano entrare solo dopo determinati passaggi di controllo.

Una curiosa conferma

Un conferma indiretta sull’esistenza di ricerche finalizzate alla manipolazione dei virus potrebbe venire da uno studio pubblicato su Science, in cui un team di ricercatori spiegava come fosse riuscito a produrre ibridi del virus dell’aviaria H5N1 e dell’H1N1, responsabile dell’ influenza suina del 2009, che in alcuni casi si sono mostrati capaci di trasmettersi per via aerea tra i porcellini d’India.

E con la caduta della moratoria sulla ricerca sul supervirus avremmo potuto  aspettarci altri studi del genere, fa notare nel 2013 Nature News.

La polemica sul virus H5N1 – che a lungo ha acceso i dibattiti scientifici, con sostenitori e contrari circa l’utilità di fare ricerca sui supervirus e quindi di pubblicare o meno gli studi sulle modifiche genetiche che rendevano il patogeno trasmissibile per via aerea tra i mammiferi – è stata poi messa a tacere e chissà se oggi anche a causa del nuovo coronavirus, questa possa essere ripresa in considerazione.

redazione