Al di là della sua forma e della sua collocazione l’arte è sempre stata una potente arma che conquista ogni luogo e ogni anima. Se sapientemente utilizzata e indirizzata ha il potere di impossessarsi di tutto e plasmare l’ambiente circostante con il suo fascino e la sua magia. E’ riuscito in questo meraviglioso intento l’artista spagnolo Pejac che, con la forza della street art, ha trasformato ogni città in cui passavano le sue bombolette, rendendo interi quartieri i suoi personali parchi giochi.
E’ stato proprio questo il filo conduttore che da sempre ha indirizzato la street art di Pejac e i suoi incredibili effetti d’illusione ottica. Col tempo le sue bombolette e le sue idee hanno letteralmente conquistato il mondo e le città. Ogni paese visitato mostra la sua inconfondibile impronta all’insegna dello stupore e della sorpresa.
Dalla bomboletta fino all’installazione, in ogni opera murale, Pejac ha utilizzato l’arte come arma indistruttibile per dar voce a chi non potrebbe. In questo caso, ci troviamo a New York ed entrambi i pezzi tuonano come un grido di libertà della natura contro le forze soffoconti delle metropoli.
Le due opere d’arte si chiamano Fossil e Inner Strenght e con dolcezza, ma al tempo stesso con grande suggestione, riescono pian piano a riappropriarsi dei loro antichi spazi, quando prima non vi era nulla se non loro. Nella prima, Fossil, vediamo un muro di mattoni in cui ne mancano alcuni e gli spazi rimanenti vanno a formare lo scheletro di un albero, quasi a voler urlare cosa ci fosse stato prima. Avvicinandosi si scopre la magia, i mattoni sono stati anneriti proprio da Pejac, il quale molto “semplicemente” ha dato vita ad un’opera potentissima.
La seconda, Inner Strenght, mostra sempre un albero, ma stavolta Pejac aumenta il fascino e la finezza dell’insieme. Quasi con la paura d’uscire vediamo un ramo, forse di ciliegio, che trova un piccolo foro dalla saracinesca dei negozi, piegate dalla sua energia incontrastata, ma al tempo stesso necessaria. In queste impressionanti opere Pejac, da voce e potenza alla natura, la quale rischia di trovare sempre meno spazio all’interno delle complesse strutture delle metropoli. Così facendo sempre meno verde abiterà le nostre città colorandosi non di mille tonalità ma di tristi e noiosi grigi.
In questo caso Pejac ha sfidato i giganti delle città, rendendole anche se per poco tempo dei divertenti e suggestivi luna park sia della sua arte sia della natura relegata a parti secondarie.