Orlando Duque sfida il riscaldamento globale con un tuffo di 20 metri da un iceberg

Dieci mila chilometri di terra sconosciuta l’hanno portato in un porto lontano da casa e da lì fino in Antartide a sfidare la gravità.

Orlando Duque, veterano della Red Bull Cliff Diving World Series e leggenda nel mondo dei tuffi dalle grandi altezze, ha da sempre sfruttato la sua notorietà per sensibilizzare il pubblico sull’incombente pericolo del cambiamento climatico globale.

Foto: Andreas Vigl/Red Bull Content Pool

In attesa dell’inizio della 10a edizione della World Series, che prenderà il via sabato 2 giugno in Texas, il diver colombiano, che nel 2009 ha trionfato nella stagione inaugurale del campionato, ha portato a termine un’incredibile impresa.  Il 5 gennaio scorso infatti è partito dalla sua casa a Cali, in Colombia, per intraprendere un viaggio di 31 giorni alla scoperta della zona più misteriosa e fredda del pianeta: dopo aver percorso diecimila chilometri, attraversato cieli, acquee e terra, è arrivato a Punta Arenas e si è imbarcato su una nave della Colombian Navy, che lo ha portato a tuffarsi da un enorme iceberg in Antartide, circondato da balene e pinguini.

Una volta identificato l’iceberg con le caratteristiche giuste per eseguire il tuffo, armato solo di ramponi, piccozze e una muta da sub spessa 7 millimetri, Duque si è lanciato per tre volte senza paura nelle acque gelide a -1° di temperatura da un’altezza di venti metri: “Il panorama era splendido – ha dichiarato Duque – Quando sono arrivato in cima, ho dovuto staccare un pezzo di ghiaccio per creare una sorta di piattaforma da cui tuffarmi. Avevo paura che l’iceberg si spezzasse: se fosse accaduto, non avrei potuto portare a termine questa incredibile impresa“.

Ai Poli, si trova circa il 75% dell’acqua presente sul Pianeta, prevalentemente allo stato solido: per questo motivo è importante prendersi cura di queste zone in cui il riscaldamento globale sta sciogliendo i ghiacci: “Dobbiamo preservare la purezza di questi luoghi incontaminati e per farlo è necessario ridurre l’utilizzo di plastica e petrolio“– ha concluso il campione colombiano, che già sogna di tornare a tuffarsi nelle gelide acque dell’Antartide.

redazione