Oggi è la Giornata Mondiale delle Zone Umide

Celebrata ogni 2 febbraio dal 1997, è stata istituita per aumentare la consapevolezza delle persone sul reale ed importante valore delle zone umide sia per gli umani, che per gli animali, che per il pianeta Terra. E’ stata scelta questa data in ricordo dell’anniversario dell’adozione della “Convenzione sulle zone umide di importanza internazionale“, siglata a Ramsar, in Iran, il 2 febbraio del 1971.

Per celebrare questa giornata mondiale, e migliorare l’approccio umano nei riguardi del nostro pianeta e della biodiversità che lo ospita, ogni anno sono organizzati eventi come seminari, passeggiate, lezioni, concorsi nelle scuole, attività di pulizia e molto altro. Purtroppo, quest’anno, tutto è estremamente difficile a causa dell’epidemia da Covid-19 che, nonostante sembra abbia rallentato il suo passo, non ci sta comunque lasciando vivere tranquilli.

Attualmente, la Convenzione è stata sottoscritta da 170 Paesi e tutela le zone umide più importanti del Mondo definite, proprio dalla Convenzione internazionale di Ramsar, aree caratterizzate da ecosistemi con altissimo grado di biodiversità, con habitat di particolare importanza per gli uccelli acquatici. E’ inoltre l’unico trattato di carattere e rilevanza internazionale che si occupa di questo tipo di eco-sistema. Le zone umide sono ricche di molteplici varietà di flora e di fauna. Oltre ad esse ricche di uccelli, mammiferi, rettili, anfibi, pesci ed invertebrati, il suo particolare ambiente offre un’importante mitigazione per i cambiamenti climatici.

All’Isola d’Elba è stato organizzato un contest fotografico

Niente passeggiate di gruppo, birdwatching o seminari in presenza a causa del Covid. Ma Legambiente non ci sta e non si ferma. Quest’anno il tema della giornata internazionale è “Inseparabili – Acqua, zone umide e vita”. E proprio alla vita del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano ha pensato Legambiente, lanciando un contest fotografico. Dedicato agli animali che popolano le zone umide elbane (come aironi, raganelle, rospi smeraldini e molti altri), terminerà il 14 febbraio.

Come partecipare

Da oggi fino al giorno di San Valentino, infatti, è possibile inviare le proprie foto (fino ad un massimo di 2 per partecipante e specificando se le abbiamo scattate con un telefono cellulare o con una macchina fotografica) all’indirizzo di posta elettronica [email protected]. I partecipanti riceveranno una liberatoria per permettere all’ente Parco l’utilizzo del materiale fotografico inviato. La giuria, composta da membri di Legambiente Arcipelago Toscano e Parco Nazionale, assegnerà i premi per categorie ordinarie e speciali. La premiazione, però, avverrà non appena il Covid-19 ci darà un po’ di tregua. L’organizzazione, infatti, vuole predisporre un evento dove sarà possibile visitare la Zona Umida di Mola (attualmente in via di riqualificazione).

Le zone umide nel nostro Paese

Ad oggi, in Italia, le aree designate dalla Convenzione di Ramsar sono 53. Altre 12 aree sono state individuare ed è stata avviata la procedura per la designazione a livello internazionale.

Sharon Santarelli