Natale nel mondo: quante tradizioni!

Come ogni anno il periodo natalizio è in assoluto quello più atteso e desiderato. Ogni casa e ogni città del mondo cambiano totalmente veste e si trasformano, chi più chi meno, in piccoli villaggi di Babbo Natale. Ogni anno avremo la stessa atmosfera “incantata”, con luci in ogni angolo possibile, milioni di mercatini sparsi in ogni piazza, cene chilometriche ed infiniti incontri di famiglia. Non tutti lo sapranno, ma le origini di Natale risalgono all’antica Roma, e inizialmente l’attuale festa di Natale era celebrata in coincidenza con i Saturanli, poi in onore del Dio del Sole per volontà dell’imperatore Aureliano. Col passare del tempo si crearono e si costruirono tradizioni ad hoc per questa festività, divenuta “cristiana” nel 354 sotto Papa Liberio.

Così facendo, il Natale è stato plasmato dalle più svariate tradizioni e curiosità che col tempo hanno contraddistinto alcune città o interi paesi. Andiamo a scoprirne 10 tra le più strane o divertenti al mondo!

In Austria come in Germania esiste il “Krampus“, un vero e proprio demone di Natale, il cui compito è tra i più gravosi ma al tempo stesso tra i più divertenti in assoluto: il compito di punire i bambini cattivi. In tal occasione, capita che in alcune città persone mascherate da Krampus, girino per le strade con catene in mano per ricordare ad ogni bambino che essere buoni sarà l’unico modo per non essere rapiti dal demone del Natale.

Se si tratta di mangiare, sicuramente l’Italia e con lei gli italiani non si fanno mancare assolutamente nulla: con mille parenti e mille portate, non è che forse abbiamo i pranzi tra i più lunghi del mondo?! E invece no cari amici di Social Up! In Polonia ci superano alla grande! Il pranzo nataliazio prevede, rullino i tamburi, ben 12 portate ovvero una per ogni apostolo.

In Repubblica Ceca si è sempre con la testa rivolta all’amore e al futuro principe azzurro, Infatti, proprio durante il periodo natalizio è usanza che tutte le donne single compiano un piccolo ma assai fiducioso rituale: posizionarsi con le spalle davanti alla porta di casa e invece di lanciare un mazzo di fiore, lanciano una scarpa all’indietro. Se questa cadrà con la punta verso la porta, vorrà dire che Babbo Natale avrà già un piccolo grande principe azzurro nel proprio sacco. Povero principe, fatelo uscire!

In Norvegia, durante la notte della vigilia, si effettua un piccolo quanto divertente “gioco” con le streghe del luogo, in tal occasione si nasconderanno tutti gli oggetti per pulire casa. Si pensa infatti che durante la notte, le streghe  – invece di chiederle a babbo natale o andare semplicemente in un supermercato – si divertano a rubare ogni scopa nelle case dei poveri norvegesi.

Si sa: tra la notte del 24 e il 25 Dicembre, Babbo Natale lavorerà peggio di un mulo o renna, scegliete pure l’animale che volete. Girerà tutto il mondo per consegnare in tempo ogni più piccolo regalino a chi durante l’anno si è comportato bene, tutto imbacuccato nel suo cappotto rosso. In Brasile, no. Una volta arrivato in Sud America, il caro “Papi Noel” si cambierà d’abito e si prenderà qualche ora di meritato riposo. Si pensa infatti che venendo dalla Groenlandia, una volta arrivato in Brasile, a causa del forte caldo, egli indossi solo abiti di seta.

In Messico il periodo natalizio dura “leggermente” di più, difatti le celebrazioni inziano ben 9 giorni prima. Dal 16 dicembre, ogni famiglia organizzano le “Posadas” dove si romperanno delle pignatte piene di frutta e dolci.

In Serbia, ogni bambino prende molto sul serio la questione dei regali: a Natale mai scherzare con un “fanciullo” serbo! C’è usanza che ogni bambino rapisca le proprie mamme legandole ai piedi per poi richiedere un riscatto che verrà assolutamente pagato con dei regali in cambio! Mica stupidi!

Non in tutti i paesi del mondo Babbo Natale indossa la classica veste rossa e bianca, bello in carne e barbone come non mai. In Svezia difatti si chiama Tomte ed è un folletto accompagnato dalla sua fedele capretta Yule.

“Cosa c’è di più desiderabile che farsi regalare dagli dei un’ora fortunata?” Questa frase di Catullo è stata presa “leggermente” sul serio in Spagna, dove c’è usanza di nascondere all’interno dei propri presepi dei “Caganer“, pastorelli con i pantaloni calati che fanno molto tranquillamente i propri bisogni. Gli spagnoli lo pongono sul presepe come portafortuna (evidentemente nella speranza di schiacciarla, qualche cacca…)

Fortuna che va, fortuna che viene. Anche in Ucraina, la cosa è presa molto seriamente. E’ usanza addobbare con semplici ragnatele: si pensa infatti siano potenti calamite portafortuna.

Alfonso Lauria