Natale con la Serie A: il Boxing Day approda in campionato

Il presidente della FIGC Carlo Tavecchio ha affermato di non aver nessun problema a far disputare un turno di campionato per il giorno di Santo Stefano, il 26 dicembre chiamato boxing day nei paesi anglosassoni. L’ idea potrebbe essere discussa in Lega Calcio e già a partire dalla prossima edizione del campionato di Serie A 2017/2018 si potrebbe ridurre la sosta natalizia ai calciatori delle squadre italiane. Non sono mancate le polemiche, tra chi accusa il metodo inglese di aver causato la mancanza di successi nella bacheca della nazionale d’Inghilterra per quanto riguarda i tornei internazionali e chi ipotizza un incremento del numero degli infortuni se si decide di giocare di più. In effetti la stagione calcistica italiana in corso conferma un aumento continuo degli infortuni muscolari e anche un vero e proprio boom della rottura del legamento crociato anteriore. Questi due fenomeni potrebbero essere la conseguenza dell’assenza di giorni di riposo che possano permettere all’atleta di recuperare dallo sforzo agonistico.

Andiamo a considerare e confrontare la stagione precedente – 2015/2016 – analizzando alcune squadre inglesi e le corrispettive squadre italiane. L’anno scorso il West Ham ha dovuto percorrere i turni preliminari di Europa League per poi uscire al terzo turno, lo stesso destino beffardo che ha fermato la Sampdoria contro lo Vojvodina; entrambe le squadre dunque hanno iniziato in anticipo la preparazione atletica, venendo poi eliminate in Europa e hanno affrontato soltanto il campionato e le coppe nazionali. Mentre la Sampdoria non ha avuto una quantità significativa di infortuni, il West Ham ha dovuto fare a meno per metà stagione dell’attaccante Sakho e per un terzo del campionato delle stelle Andy Carroll e Dimitri Payet. Il prossimo confronto, – tra Liverpool e Napoli – entrambe qualificate ai gironi di Europa League dove hanno realizzato il miglior cammino in questa competizione per le rispettive nazioni, permette di apprezzare una sostanziale differenza tra i Reds, che hanno avuto il maggior numero di giocatori infortunati della Premier, e il Napoli che è stata la squadra più in salute della Serie A: Sarri ha potuto schierare per il 90% delle partite il suo miglior 11 titolare. L’andamento, invece, risulta pressoché simile nel confronto da Manchester United e Lazio, le squadre che hanno sostenuto il preliminare di Champions League in estate; entrambe le squadre hanno avuto una stagione travagliata tra stop muscolari e infortuni di varia natura che ne hanno compromesso i risultati, causando il non raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Infine merita una menzione particolare il Chelsea che, da detentore del titolo, l’anno scorso ha rischiato addirittura la retrocessione in alcune fasi della stagioni, dovendo fare a meno di giocatori del calibro dell’attaccante spagnolo Diego Costa, del portiere belga Courtois e del connazionale Hazard per circa un terzo dell’annata. I tre giocatori sono stati determinanti nella vittoria del titolo d’inverno della Premier League della stagione in corso, grazie al grande lavoro del manager Antonio Conte che nonostante pretenda molto dalle sue squadre dal punto di vista fisico riesce lo stesso a gestire i suoi uomini e a limitare il numero di assenze dei propri calciatori. Per correttezza è giusto sottolineare come le squadre inglesi, oltre agli impegni in campionato e coppe europee, affrontano due coppe nazionali, giocando dunque un maggior numero di partite a stagione, circa una decina in più rispetto alle squadre italiane. Il Boxing Day in Italia sarà un’ottima idea (oltre che dal punto di vista economico) o ne dovremmo pagare le conseguenze? In futuro scopriremo la verità, i modelli positivi ci sono e le compagini di Serie A si servono dei migliori staff sanitari per prevenire e curare le patologie dei propri giocatori.

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