“Mobile, adieu”: cellulari vietati nella scuole francesi

Mobile, adieu. Chi non ha mail usato il telefonino in classe durante una lezione, soprattutto durante quelle interminabili ore di matematica, latino o filosofia. Ore noiose che trascorrevano solo tra un messaggino e l’altro, tra una sbirciatina sui social o un selfie di classe. Poi, nell’epoca delle stories è praticamente impossibile riuscire a resistere alla tentazione di tirar fuori il proprio smartphone e immortalare qualche scena epica di vita scolastica. Eppure, gli studenti francesi dal nuovo anno dovranno fare a meno della tecnologia 2.0.

Come promesso in campagna elettorale, infatti, il Presidente francese Emmanuel Macron e il ministro dell’Educazione Jean-Michel Blanquer hanno ufficialmente vietato l’uso dei cellulari nelle scuole francesi già da gennaio, quando i ragazzi torneranno in classe. Ma come faranno a mettere in pratica questo divieto?

“Stiamo ancora mettendo a punto le modalità” ha detto domenica il ministro durante un’intervista al programma “Le Grand Jury” sul canale Rtl. Un’ipotesi è quella di riporli in appositi armadietti, in modo che non vengano utilizzati in classe ma possano comunque essere a portata di mano in caso d’emergenza. Tuttavia, questa soluzione non soddisfa né studenti, né genitori, né insegnati.

In particolare a storcere il muso è stata proprio l’Organizzazione degli insegnanti e quelle dei genitori: “C’è il concreto rischio che gli armadietti vengano forzati e i telefoni rubati. E gli insegnanti certo non possono vegliare anche su questo” dice Frédérique Rolet, segretario generale del sindacato Snes-FSU. Inoltre, c’è anche un altro nodo da sciogliere: cosa potranno mai fare gli insegnanti agli studenti disobbedienti?  “Gli insegnanti non hanno certo il diritto di perquisire gli allievi e di confiscare eventuali cellulari nascosti” obietta Lysiane Gervaix, preside di un liceo di Bordeaux su Bfmtv.

Nonostante le perplessità, il ministro  Blanquer però va avanti: “Le famiglie devo comprendere che è una questione di salute pubblica. Stare troppo davanti allo schermo fa male ai bambini“, continua il ministro, considerando anche che il sistema legislativo francese prevede una legge che proibisce l’uso dei cellulari durante le lezioni, norma già applicata in alcune scuole.

Non sappiamo se questo nuovo provvedimento riuscirà a superare i dubbi e le incertezze, ma lo scopriremo presto. Insomma, è proprio il caso di dirlo: “Anno nuovo, vita nuova”!

Catiuscia Polzella