Ad ognuno il suo: il “mito dell’esame impossibile”

Ogni facoltà ha il suo “esame impossibile“! Ogni facoltà ha il suo: il professore più stronzo negli ultimi 30 anni di storia dell’Università! Insomma: ogni facoltà ha il suo professor Martinelli. Ricordate il film “Notte prima degli esami” di Fausto Brizzi? Se ve lo ricordate, non potrete di certo dimenticare Giorgio Faletti nei panni del professor Martinelli, così tanto detestato da Luca, il protagonista. «Antonio Martinelli. Il professore di lettere più bastardo della storia dell’umanità. Soprannominato “la carogna” da quattro generazioni di studenti. Io per lui non ero una persona: ero soltanto un numero e precisamente un 6 meno meno».

Ma andiamo a vedere insieme quali sono gli esami più tremendi delle università italiane. Esami, è il caso dirlo, “alla Martinelli”.

Facoltà umanistiche


Per quanto i morti facciano meno paura dei vivi, una lingua morta come il latino miete più vittime di quanto crediate! Per chi si vuole laureare in lettere, moderne o antiche, quasi più del greco, il latino è davvero capace di far vedere ai candidati “sorices virides”. Invece, per filosofia, la fa da padrona la filosofia teoretica. Se non si possiede una mente filosofica – senza necessariamente essere novelli Platone – questo esame può essere davvero ostico! Ma che cos’è la filosofia teoretica? E’ la branca della filosofia che si occupa del suo aspetto speculativo e tratta dei problemi riferiti alla conoscenza e ai suoi fondamenti teorici, in netta opposizione alla filosofia pratica. Signori miei: questo non vi basta nemmeno per prendere 10 (sulla scala dei voti universitari, mica scolastici!). Chi invece è iscritto ai corsi di storia potrà certamente confermare che storia contemporanea è davvero una disciplina temibilissima: non solo tantissime date vicine a noi da ricordare, ma anche un’interpretazione dei fatti molto più accurata, sottesa a strategie economiche e politiche. Ringraziate la globalizzazione! E per gli iscritti a lingue? Nonostante sia problema diffuso anche in lettere, soprattutto in questi corsi gli insegnamenti di linguistica (storica, generale, comparata, glottologia ecc…) richiedono notevole impegno ed applicazione non solo per imparare a memoria l’alfabeto IPA (alfabeto fonetico internazionale, AFI in italiano), ma anche per capire l’evoluzione del pensiero linguistico e come la lingua stessa sia cambiata nel corso del tempo. Insomma: se non avete idea di cosa sia una fricativa, siete degli ignoranti e avete vissuto per niente!

Facoltà scientifiche

Se le facoltà umanistiche se la passano male, quelle scientifiche se la passano ancora peggio! Nei corsi di laurea in chimica, scienze biologiche e affini la medaglia d’oro per l’esame più ostile di tutti se lo aggiudica biochimica, ovvero la “chimica della vita” (avete presente proteine, zuccheri e carboidrati?). Qualcosa però suggerisce che l’esame non potrà concludersi con un semplice “Il pesce contiene proteine“. Il professore mangerà in un sol boccone voi e il pesce! Ma un secondo posto ben meritato se lo guadagna chimica organica, ovvero la “chimica del carbonio”. Avete studiato chimica per anni e anni cercando di imparare come dare il nome ai vari composti? Avete studiato ogni singolo numero di ossidazione nelle vostre care amiche redox che vi hanno accompagnato sin dagli studi liceali? Avete scandagliato tutta la tavola periodica per imparare tutti quei minuscoli numerini che probabilmente non sapete nemmeno che cosa significhino? Bene: dimenticate tutto perché il carbonio fa ciò che gli pare! Chi non se la passa bene oltre ai chimici sono gli ingegneri e i medici. Ebbene si: il così tanto temuto esame di analisi matematica ad ingegneria ha il sapore di un buon biscottino danese al burro in confronto a discipline molto più specifiche come fondamenti di macchine e di oleodinamica ad ingegneria meccanica. Solo i nomi fanno accapponare la pelle… Brrr!!! Niente è però comparabile al monumentale esame di anatomia alla facoltà di medicina e chirurgia: un esame pesante, complesso, lungo e difficile nel quale non è necessario accontentarsi di un semplice “Testa, spalle, ginocchia e piedi” per capire come siamo fatti…

Economia, giurisprudenza e affini

Non sapendo mai dove collocarli, dedichiamo loro un settore tutto speciale non solo perché non si studiano letterature e molecole organiche, ma soprattutto perché solo qui si studia diritto. Ci sono tanti tipi di diritto, ma quello più terribile sembra essere diritto privato, ovvero quel ramo che si occupa specificatamente della sfera patrimoniale e familiare. Ma anche diritto amministrativo (ramo del diritto pubblico) non scherza. Ecco qual è stata l’impressione di una candidata una volta uscita da un infernale esame. Tutta experience! E che experience!

24 settembre, penultimo giorno utile per consegnare la domanda di laurea. Mi mancavano solo quegli 8 fottutissimi CFU. Tesi già pronta ed approvata dal relatore. Il professore in questione era un gran bastardo: anni ed anni da assistente leccaculo lo avevano portato a diventare professore ordinario proprio l’anno in cui toccava a me dare la bestia nera di amministrativo. E poi dicono che la fortuna aiuta gli audaci… Il pezzo di merda mi aveva già fatto rimandare la laurea bocciandomi a giugno! Era talmente subdolo che l’esame si svolgeva così: 4 assistenti e il prof. in mezzo. Due poveri cristi all’esame con 2 assistenti per candidato che facevano domande mentre il prof si alternava da una parte all’altra. Alla fine dell’esame te ne tornavi a posto, e dopo la consultazione il prof. proclamava il voto: “Visto l’esame, la commissione ha deciso di bocciarla/promuoverla con xx”. Il tutto davanti ad una media di 100 spettatori che, poveri cristi, meditavano il suicidio. Tra l’altro, il voto non si poteva rifiutare, toccava a te capire quanto ti avrebbero messo e decidere se finire l’esame o ritirarti. Non dormivo da una settimana, mi conficcai le unghia nelle braccia durante l’esame per non mettergli le mani addosso e dopo aver strappato un 24 che per me valeva più della lode mi rifiutai di stringergli la mano, consegnai il libretto in segreteria e mi misi a letto per due giorni interi.

Poi dicono che gli esami ce li compriamo… (cit. suddetta candidata, alla faccia di Fedez e J-Ax). Duclis in fundo: relazioni internazionali, il cui esame invalicabile è filosofia politica, ovvero lo studio approfondito dei modelli politici che i grandi stati hanno elaborato. Che c’azzecca, potreste dire? Va studiato. Questo è quello che vi basta sapere…

Alla fine o ad un solo passo dalla proclamazione del voto, stremato, non desideri altro che smetterla, lì, all’istante, cercando di racimolare almeno un 18. La media in questo momento è l’ultimo dei tuoi problemi: vuoi solo tornare a casa per mangiare un piatto di fettuccine. Ma all’improvviso sembra che tutto accada proprio come nel film: alla prima bocciatura, quando pensavi di aver studiato persino le virgole, la reazione sarà sempre questa: “Sta scherzando?!” “Io non scherzo MAI, Molinari. Bei capelli. Vieni pettinato così all’esame…”

“Quando l’ultimo giorno dell’ultimo anno di liceo – o nel nostro caso: il minuto prima della conclusione del fatidico esame – sei convinto che quello sarà l’ultimo secondo della tua adolescenza. GRANDISSIMA CAZZATA!“.