Esclusione e marginalità sociale grazie alla città di Milano saranno dei termini sempre meno utilizzati. L’Organizzazione Mondiale della Sanità già da anni aveva stabilito che essere transgender non fosse una malattia psichiatrica. Tuttavia, la vita pratica di tutti i giorni rende difficile far vivere queste persone in una società che non li accetti per come sono, neanche giuridicamente, neanche chiamandoli con il nome che li rappresenta.

Quella di Milano è una vittoria storica che si augura possa diventare l’apripista di una nuova legge nazionale che riconosca il diritto all’identità di genere e all’autodeterminazione delle persone transgender.