Caldogno apre le sue porte a Mario Vespasiani. In una delle più belle ville venete, Villa Caldogno, sarà inaugurata il 31 Agosto la personale “Il tempo dei trentasei giusti” dell’artista Mario Vespasiano. La mostra, allestita nelle sali del piano nobile della villa, porrà in dialogo tra loro le inedite opere d’arte di Vespasiani con gli affreschi cinque-seicenteschi presenti nelle tre stanze scelte per l’occasione. Le opere concepite dall’artista visionario nascono proprio dall’incontro con le pareti affrescate della villa. Affreschi che illustrano scene di vita quotidiana, svaghi e divertimenti di quell’epoca passata.
I temi e le tonalità
I temi e le tonalità scelte da Vespasiani si amalgamo con le storie raccontate dagli affreschi, storie che narrano la necessità degli uomini di distrarsi in passatempi e vizi per sfuggire dalle preoccupazioni quotidiane. Ogni stanza impegnata dalla personale ospiterà tre quadri dell’artista visionario. Opere che mettono in scena un mondo notturno, dove uccelli osservano lo spettatore e intenti a volare via. Simboli e metafore che ben si prestano al contesto che li ospita. Uccelli che assumono un ruolo preciso, il ruolo che ogni uomo ha sulla terra, le responsabilità e le missioni da svolgere.
Elementi ricorrenti nella ricerca di Mario Vespasiano, che nel tempo ha affinato i suoi interessi attirando studiosi di teologia, astrofisica e antropologia. Un corposo grimorio di simboli che spaziano dai segreti alchemici alla mistica cristiana. Opere che guardano alla natura e alla spiritualità esotica in un’opera naturale in continuo mutamento. Il tempo dei trentasei giusti attinge alla tradizione ebraica e al Talmud, insegnamento eterno della letteratura ebraica post biblica, secondo cui nel mondo vi sono sempre trentasei giusti, in qualsiasi momento della storia, inconsapevoli della loro vocazione. Nessuno sa chi siano e neppure viene riconosciuta la validità delle loro azioni. La loro esistenza, però, permette al mondo di non subire la distruzione di Dio. Vivono nell’anonimato di se stessi e delle loro azioni, ma sopportano il male e le sofferenze per la loro natura di Giusti.
La scelta del blu notte, come sfondo nelle tele di Vespasiani, rimanda all’occulta esperienza dei giusti, i quali operano in un mondo che non li eleva a protagonisti. Ogni volatile rappresenta le culture nella specie e nel colore. L’iniquità in cui riversa il genere umano, uomini divisi non solo nella materialità, ma anche nell’anima, sono il monito per cui orientarsi verso l’unità e all’opera della creazione.