L’uomo che sbancò Monte Carlo e gli studenti che vinsero a Las Vegas

Di leggende attorno al mondo del gambling se ne raccontano davvero tante. Alcune riguardano la nascita o gli inventori di un particolare gioco d’azzardo. Per esempio c’è chi sostiene che il poker non abbia avuto i natali negli States. La paternità della roulette, poi, è tutt’ora contesa fra francesi e italiani.

Altre raccontano di esperti e fortunati player capaci di diventare ricchi in una notte. Attenzione però, c’è anche chi ha fatto il percorso inverso, dilapidando i propri averi e finendo in disgrazia con una sola puntata. Quella che, per ironia della sorte, avrebbe dovuto cambiargli la vita.

Ma come ci spiega l’enciclopedia online più famosa al mondo “la parola leggenda indica qualsiasi racconto che presenti elementi reali ma trasformati dalla fantasia”.

Così, non sapendo con certezza dove cessa la realtà e comincia la fantasia, vogliamo raccontare le storie dell’inglese che sbancò il casinò di Monte Carlo e del gruppo di studenti capace di vincere ripetutamente ai tavoli di blackjack a Las Vegas e Atlantic City.

Siamo a cavallo degli anni Settanta e Ottanta dell’Ottocento. Un ingegnere, o più verosimilmente un semplice meccanico, aiutato da altri compagni d’avventura osserva per giorni l’esito delle giocate alle roulette installate nel casinò di Monte Carlo. Fin quando non decide che è arrivato il momento di puntare. Anzi, di vincere. Perché lascerà una delle sale da gioco più famose al mondo con in tasca una somma superiore alle 100 mila sterline. Joseph Jagger, questo il nome del protagonista della storia, ha semplicemente capito che anche i meccanismi delle roulette col tempo si usurano e che alcuni numeri finiscono per uscire con una frequenza maggiore rispetto ad altri.

Esattamente un secolo più tardi, invece, alcuni studenti universitari americani, tutti abili in matematica e provetti giocatori di carte, decidono di mettere su una vera e propria squadra per arraffare quanto più possibile ai tavoli di blackjack dei principali casinò di Las Vegas e Atlantic City, due delle capitali del gambling a ‘stelleestrisce’. Come accaduto a Monte Carlo c’è chi deve semplicemente annotare le combinazioni che si succedono mano dopo mano e altri che al momento giusto si siedono ai tavoli verdi per cominciare a giocare. Anche in questa occasione non c’è trucco a facilitare il compito degli studenti, per lo più tutt’ora anonimi, bensì la difficile pratica di tenere il conteggio delle carte che escono dal mazzo tenuto dal banco.

Leggende a parte, chi si avvicina al gioco d’azzardo online lo può fare in tutta sicurezza su quei portali autorizzati dall’ADM, l’Agenzia dei Monopoli e delle Dogane, come per esempio netbet.it.

Si tratta di siti web che garantiscono sicurezza, affidabilità, trasparenza, oltre che mettere a disposizione degli utenti un servizio di assistenza sette giorni su sette.

redazione