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L’omaggio del Carnevale di Viareggio al mondo della musica

Dopo due anni di pandemia e un Carnevale che nel 2021 ha necessariamente dovuto sottostare a rigide regole causa pandemia (ovvero il fatto di essersi svolto a settembre e ottobre), quest’anno tutto torna come sempre. Finalmente sul lungomare di Viareggio tornano a sfilare i carri. La tradizione carnevalesca coinvolge tutta la popolazione locale e richiama migliaia di turisti. Il carnevale di Viareggio si svolge in più giorni e prevede più parate ad orari differenti. Per questo evento si lavora duramente tutto l’anno precedente per preparare i magnifici carri di cartapesta, la cui realizzazione prevede molte ore di lavoro e una cura maniacale al dettaglio. C’è dietro anche una competizione che porta ad una classifica per incoronare il carro e la maschera più belle. Un tema ricorrente nei carri di quest’anno, oltre alla classica satira politica, è il mondo dello spettacolo, declinato soprattutto dal punto di vista musicale, ma non solo. La sfilata si è infatti aperta in ricordo di Monica Vitta, la celebre attrice italiana scomparsa recentemente.

La musica protagonista dei carri di Viareggio

Due i carri incentrati sul mondo della musica. Un omaggio è stato reso al plurichiacchierato Achille Lauro, che si appresta a rappresentare a maggio San Marino all’Eurovision. Questo carro, curato da Luca Bertozzi, è una gigantesca riproduzione dell’artista vestito da papa. L’idea è quella di omaggiare un eclettico personaggio re di libertà e che abbatte ogni pregiudizio. Dedicata invece a Franco Battiato la maschera di Michele Deledda che rende così omaggio al cantante scomparso poco fa.

Imponente il carro curato nella realizzazione da Priscilla Borri che ha proposto una versione davvero originale e assolutamente attuale della celebre canzone Voglio una vita spericolata di Vasco Rossi. Al suono di Voglio una vita decovizzata, il carro rappresenta un gigantesco virus con il volto di Vasco. Il carro ha ottenuto l’apprezzamento dello stesso artista che ha commentato positivamente sui social. L’ideatrice del carro ha così dichiarato rispetto alla sua idea:

Voglio una vita esagerata, canta Vasco Rossi. E in questa speranza sono sintetizzati sogni e aspettative di intere generazioni. Paradossalmente oggi la vita esagerata che vorremmo ritrovare è una vita decovizzata, finalmente libera dalla paura del contagio, in cui è possibile riabbracciarsi, stare insieme e socializzare come eravamo abituati. La musica non può che rappresentare la vera medicina sociale per riconquistare quella libertà collettiva ormai non più scontata. E allora urliamo in coro: voglio una vita esagerata!

Eleonora Corso