“Sex Education”: le 5 regole per avere una vita sessualmente appagante!

A soli dieci giorni dall’inizio del 2019, su Netflix è arrivata “Sex Education”, una delle new entry nel catalogo che dovrete assolutamente conoscere.

Il titolo della serie non lascia dubbi sul tema centrale: l’educazione sessuale ai tempi dell’adolescenza. La serie è stata pensata da Laurie Nunn e diretta da Kate Herron insieme a Ben Taylor. È composta da 8 episodi della durata di circa 40 minuti ciascuno. Ha ritmo, contenuti e soprattutto il linguaggio è lo stesso di quello utilizzato in “The End of the F***ing World”.

“Sex education” si concentra sugli adolescenti alle prese con la loro sessualità e con i primi approcci con l’altro sesso. I personaggi della serie rappresentano ognuno uno stereotipo: c’è la bella e dannata, il ragazzo super dotato, il ragazzo popolare promessa del nuoto, la gatta morta, il ragazzo ingenuo, l’omosessuale, la folle e la ragazza vergine.

La storia parte davvero alla fine del primo episodio quando Maeve (Emma Mackey) propone ad Otis (Asa Butterfield) di aprire una clinica sessuale per risolvere i problemi sessuali dei compagni di liceo. Maeve, infatti, si accorge del potenziale di Otis. Seppur ancora vergine, Otis è competente in materia per via di una madre sessuologa, onnipresente ed invadente nella sua vita. Dopo esser riusciti a spargere la voce, la clinica inizia a funzionare. Episodio dopo episodio, Otis aiuta davvero i compagni nei loro problemi sessuali dando pareri, esercizi e parlando molto, non senza complicazioni riguardanti la sua sfera emotiva e sentimentale.

Non vogliamo togliervi il piacere di scoprire da voi quanto sia bravo Otis, ma ciò che si impara da “Sex education” per avere una relazione sentimentale super e per sentirsi appagati sessualmente è:

  1. La verginità si perde solo quando ti lasci andare

Nella serie c’è Lily Iglehart (Tanya Reynolds), la ragazza vergine, che ha deciso di conoscere il sesso quando disegnando un fumetto si è resa conto di non sapere cosa si provasse dopo una penetrazione. Da quel momento, Lily ha un unico scopo: trovare un essere umano di sesso maschile che la deflori e lo chiede a tutti. Quando lo trova, la sua vagina si mostra ostile. Ebbene, come tutte le cose della vita, la verginità non si perde premendo un pulsante e decidendo di essere pronti, ma c’è bisogno di tempo e soprattutto c’è bisogno di lasciarsi andare, di lasciare che le cose prendano la piega che devono. Sesso compreso, of course!

  1. Piacere per piacersi

È la regola d’oro. Come ci si può aspettare di piacere a qualcuno se noi per prima ci troviamo disgustosi, non sappiamo riconoscere i nostri punti di forza e i nostri pregi? Sapere chi siamo è fondamentale: incentiva l’autostima, aiuta nel rapporto con gli altri e poi, se noi per primi ci troviamo irresistibili, potrebbe mai qualcuno non accorgersi del nostro fascino?

Non vi aspettate dagli altri ciò che voi per primi non vi concedete.

  1. Amicizia non significa attrazione

Ci siamo tutti incappati in questa rivelazione. Tutto inizia quando si hanno tante cose in comune, ci si conosce molto bene e si condivide tutto e allora si crede che si potrebbe stare insieme. Il corpo parla, però, e rivela che non si è fatti l’uno per l’altra. In un rapporto, l’attrazione è fondamentale e, se manca, non la si può inventare o creare. Manca, amen. Il prossimo, prego!

  1. La masturbazione è evergreen!

Circola ancora quella leggenda metropolitana che “se ti tocchi, diventi cieco”. La verità, però, è che se ti tocchi impari a godere. In “Sex Education” è pieno di scene di masturbazione maschile e femminile ed Otis la prescrive pure in un caso. Non prendiamoci in giro. Masturbarsi – o anche toccarsi – è necessario per due motivi: per darsi una gratificazione personale e per sapere cosa ti dà piacere e attuarlo col partner durante l’atto sessuale.

  1. No è No!

In “Sex Education” un compagno di scuola di Otis ha puntato una ragazza, vuole conquistarla perché la ama ma lei non ricambia. Nonostante ciò, il ragazzo continua e la corteggia con sorprese, regali fino ad arrivare ad infastidirla. La prima regola da seguire è: se non ricambia e allora non fa per te. Se il corteggiato vi rifiuta non significa che è un modo per chiedervi di fare di più perché poi vi dirà di sì. Un no resta un no. Potrebbe mai diventare un sì? NO!

“Sex education” è esplicito. Ci sono tette, sederi, peni e pure vagine. Ci sono scene di sesso e masturbazione. C’è sentimento ma anche puri giochi sessuali. Il sesso non è un tabù e nella serie viene affrontato senza censure, trattando anche tematiche come l’aborto e l’omofobia.

Insomma, “Sex education” è la new entry del 2019 di Netflix più sensazionale e siamo certi ci sarà una seconda stagione.

Non perdetevela e buona visione!

Sandy Sciuto