L’Italia si aggiudica un altro triste primato a livello dell’Unione Europea: le città della nostra penisola sono infatti tra le peggiori per livelli medi di particolato fine. Questo significa che abbiamo un problema davvero grande con l’inquinamento e continuare ad ignorarlo non è di certo la soluzione.
Le città più inquinate d’Italia
Ai primi posti della classifica troviamo Vicenza e Cremona che si aggiudicano il podio. Ovviamente poteva poi mancare Milano? Certo che no! Il capoluogo meneghino è la 303esima città più inquinata dell’Unione Europea su un totale di 322. Ad accendere ancora una volta i riflettori su una situazione che è purtroppo sotto gli occhi di tutti ormai da tempo, è stata la recente pubblicazione della mappa sulla qualità dell’aria dell’Agenzia europea dell’ambiente. In questo documento è possibile notare a colpo d’occhio (sono infatti utilizzati colori differenti a seconda dei dati raccolti) i livelli medi di particolato fine. Questa sostanza identificata dalla sigla PM2,5 è un inquinante atmosferico che comporta gravi danni alla salute umana. A causa delle loro ridottissime dimensioni, queste polveri sottili sono in grado di penetrare più profondamente nell’apparato respiratorio umano. Più le particelle sono piccole, più riescono a raggiungere differenti parti del nostro organismo andando a creare danni spesso irreversibili. Le conseguenze di una lunga e continua esposizione a queste particelle sono l’insorgere di patologie cardiovascolari e respiratorie.
Un semaforo per l’inquinamento
Nella mappa compaiono i valori di circa 322 città, di cui solo 127 sono indicate con il colore verde che rimanda a una buona qualità dell’aria. Ciò significa che nemmeno la metà delle città prese in considerazione da questo studio rientra in una fascia di livelli di polveri sottili basse. E questo dato è sinceramente sconcertante. Molte sono poi le zone colorate in arancione e caratterizzati da una salubrità dell’aria mediocre. Vi sono poi le città rosse e rosse scure, di cui due collocate in Polonia, una in Croazia e due in Italia (le già nominate Vicenza e Cremona). Nella classifica generale siamo tra le nazioni con le città con la peggiore aria: ci “battono” solo la Polonia e la Bulgaria. Le città più pulite invece sono Umeå (Svezia), Tampere (Finlandia) e Funchal (Portogallo).
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L’Italia e i colori che preoccupano
Che siano i colori delle zone per le norme anti-Covid o quelle per le percentuali di polveri sottili, l’Italia non se la passa molto bene. A quanto pare sembra che il rosso e l’arancione siano sfumature che ci aggradano particolarmente (concedeteci un briciolo di ironia in una situazione che lascia molto a desiderare). La parte più problematica è rappresentata dal nord dove i livelli di particolato fine sono decisamente troppo alti. Nel centro Italia invece il primato per città più inquinata va a Terni. Anche Brescia, Pavia e Venezia non sono di certo escluse da questo triste elenco. Se invece volete dati consolanti, vi consigliamo di prenotare le vacanze a Sassari, Genova, Livorno, Salerno e Savona: andate a respirare una boccata d’aria buona.