Dal 30 gennaio al 21 febbraio 2016 (in collaborazione con Cartoon Club Rimini) si darà vita ad una straordinaria mostra allo spazio WoW Museo del fumetto di Milano, in cui si ripercorreranno le tappe più importanti della carriera di Giuseppe Laganà, animatore, regista ed illustratore tra i più creativi nel panorama italiano, recentemente scomparso il 3 gennaio.
Verranno esposti tra i migliori bozzetti e materiali, di oltre 100 lavori realizzati per l’editoria, il mondo della comunicazione, della pubblicità e dell’animazione, tra cui bellissimi omaggi d’autori e colleghi con cui Laganà condivise nonché trascorse numerose fatiche, innumerevoli soddisfazioni, progetti ed ovviamente “coloratissime avventure”, come Bruno Bozzetto, Osvaldo Cavandoli e Massimo Rotundo e Romano Scarpa il grande artista Disney.
L’esposizione e il suggestivo omaggio nei confronti di Laganà segue tutta l’incredibile e crescente carriera di quest’ultimo, contraddistinta per l’incalcolabile creatività, inventiva e poetica, capace di poter trasmettere profondi messaggi a grandi e piccini. Non va assolutamente dimenticata la felicissima collaborazione avuta con Marco Biassoni per lo spot dei cracker Gran Pavesi, dell’indimenticabile Carosello: “Come mai non siamo in otto? Perché manca Lancillotto!”, nonché i piacevoli risultati per la serie de I Cartoni dello Zecchino d’Oro.
Re Artù e i suoi Cavalieri, interamente disegnati e colorati a matita su fogli acetati, sono pronti per pranzare, ma mancando il famigerato Lancillotto, decidono di partire alla ricerca del cavaliere preferito di Ginevra, una ricerca scanzonata che termina ogni volta con un pranzo alla tavola rotonda.
Laganà sicuramente ha rappresentato uno degli autori più eclettici, sensibili ed energici dell’immaginario disegnato. Dopo molte collaborazioni importanti come quella con Bruno Bozzetto per “West and Soda“, “Il signor Rossi compra l’automobile ” e “Vip, mio fratello superuomo“, l’attività di Laganà si intensifica fino all’apertura di uno studio privato nel 1996, The Animation Band, luogo dal quale partiranno numerosi progetti creativi, serie tv, sigle, pubblicità ed illustrazioni per l’editoria (Eureka, Corriere dei Piccoli, Linus, Cosmopolitan).
Altro contributo innovativo, agli albori della computer grafica, è il cortometraggio Pixnocchio, una vera chicca vintage, perché si tratta del primo film di computer animation realizzato in Italia nel 1982, di cui Laganà fu felice ed innovativo precursore.
La mostra “Laganà – sogni e cartoon di tutti i colori” espone preziosi ed originali materiali di produzione, bozzetti per cortometraggi, materiali per la creazione di serie tv come Lupo Alberto di cui Laganà fu regista. Inoltre, la già variegate mostra si arricchirà o meglio dire si “colorerà” di materiali inediti tratti da una delle più recenti realizzazioni nel cinema d’animazione come Rai Fiction Kim, Fahrat, Ulisse, L’umoristico Moose fino all’isola del Tesoro di Stevenson.
Non mancheranno inoltre bozzetti pubblicitari per IBM, Fiat, illustrazioni per vari librie e magazine tra cui Bella e Sale e Pepe, tavole dei fumetti per riviste come il Corriere dei piccoli, Capitan Brok, I Bruscolini.
Senza dubbio un percorso carico anzi strapieno di brillante ed affascinante fantasia, in cui la propria immaginazione permette così dolcemente di far immedesimare l’immaginazione altrui, catapultando lo spettatore nel variopinto quanto complesso mondo privo d’alcuna razionalità che contraddistinse l’infinità creatività e genio di Giuseppe Laganà.
In conclusione si può orgogliosamente affermare che ha rappresentato la storia dell’animazione italiana dagli anni sessanta fino ai nostri giorni; i suoi lavori sembrano rivolgersi a quell’animo da bambino presente in ognuno di noi, regalando sorrisi sinceri e tanta tenerezza!