L’importanza di un business plan per i nuovi progetti imprenditoriali

Avviare un nuovo progetto imprenditoriale è il sogno di molti, soprattutto quando magari nasce da un lavoro o una passione che già si svolgeva in precedenza. Tra il dire e il fare però, si sa, c’è di mezzo il mare. Economicamente parlando un nuovo progetto di impresa per riuscire deve attraversare vari ostacoli di diversa natura.

Vi sono prima le problematiche burocratico-fiscali che, soprattutto se si vive in Italia, non sono di poco conto. Poi vi sono tutta una serie di incombenze di natura organizzativo-economica che non andrebbero lasciate al caso. Lo scopo di un progetto economico di impresa non vi è dubbio è il profitto. Molti danno vita a una nuova società senza grande cognizione di causa e soprattutto senza pianificarla a dovere.

Su questo punto le statistiche parlano chiaro: la metà dei nuovi progetti d’impresa chiude i battenti entro un anno dalla fondazione. Oltre l’80% entro 5 anni. Si tratta di numeri niente affatto rosei. Il problema che affligge molti imprenditori in erba è proprio la mancanza di una accurata pianificazione. Sono ancora tantissimi quelli che non mettono su un business plan ben fatto e ragionato, facendosi aiutare all’occorrenza da un professionista della consulenza in questo ambito.

Cos’è un business plan e perché è essenziale

Un business plan non è altro che un documento che sintetizza l’idea e le caratteristiche di un nuovo progetto imprenditoriale. Sul web è possibile reperire diversi modelli di business plan per farsi un’idea di come deve essere strutturato.

Si parte da un‘idea di business ovviamente. Si tratta di una sezione del business plan che a livello promozionale è certamente la più importante. Verrà letta da soci e potenziali creditori. Dunque dalla bontà dell’idea (e dalla sua esposizione) potrà dipendere la concessione o no del credito essenziale.

Al di là dell’idea, il cuore di un business plan è costituito in particolare da tre sezioni:

  • La parte economico-finanziaria
  • La parte organizzativa dell’attività
  • La parte di strategia di marketing

Non si può dare vita a una nuova attività senza prima individuare e studiare il mercato di riferimento e i relativi competitor. Dai punti di forza di quest’ultimi si può apprendere molto, prima di commettere errori che potevano essere evitati.

Fondamentale è poi individuare il proprio cliente target, spesso la propria nicchia, al quale andare a formulare un’offerta di marketing ad hoc, che ci consenta di differenziarci dalla concorrenza. Nel gergo del marketing spesso ci si riferisce al concetto di unique selling proposition.

Gli aspetti organizzativi, come anche i cicli di produzione, andrebbero messi “nero su bianco” in modo estremamente accurato. Le risorse umane, i materiali, le fasi della produzione, eventuali fornitori o altro, tutti elementi che dovrebbero essere ben pianificati in un business plan.

Poi si arriva ovviamente alla parte economico-finanziaria, il fulcro di un progetto di business. Si tratta della parte più tecnica per la quale potrebbe rendersi necessaria la consulenza di un professionista (oltre un buon software ad hoc). Nella sezione economica saranno presenti gli investimenti, le stime dei ricavi e del fatturato, gli scenari ipotizzabili.

In conclusione, è vero che non tutto è pianificabile. Alcuni aspetti poi si andranno a sperimentare e perfezionare sul campo. Prendersi però del tempo per studiare e definire per bene le caratteristiche di un nuovo progetto di business, ci consente di partire con il piede giusto ed evitare errori che all’inizio possono davvero costare cari.

redazione