Leslie Flint: il medium con il raro dono noto come voce diretta indipendente

Leslie Flint nacque in Inghilterra nel 1911, in un alloggio dell’Esercito della Salvezza; morì nel 1994, sempre in Inghilterra. Sua madre era molto giovane, desiderava una bella vita lussuosa, suo padre amava scommettere e bere, per questo motivo i due si separarono e Flint venne affidato alla nonna materna. Leslie la descrive come una persona severa e dai sani principi.

La donna non era ricca, quindi faceva più di un lavoro per far crescere a dovere il nipote, per non farlo rimanere analfabeta come lei lo iscrisse in una scuola.

Flint nella sua gioventù fece diversi lavori; a tredici anni iniziò a lavorare come tutto fare nel cimitero del paese e lasciò la scuola.

cimiteroEgli lavorò anche come maschera in un cinema, lavoro che amava molto visto la passione per i film dell’epoca e l’ammirazione per l’attore Rodolfo Valentino.

Parlando di Valentino, Flint scrisse:

Come potevo immaginare che nel futuro sarei stato più amico di Valentino morto di quello che avrei potuto mai esserlo quando era in vita?”

Leslie partecipò alla seconda guerra mondiale come “obbiettore “ , non andò mai al fronte, ma venne assegnato ad un “corpo non combattente”. Le mansioni a lui assegnate furono diverse, passò dal costruire strade ai lavori in miniera; inoltre entrò come volontario in un gruppo di artificieri.

Mentre prestava servizio per l’esercitò sposò Edith Mundin, una donna molto più grande di lui ma che amò e rispettò fino al suo decesso.

Lo spiritismo:

Flint cominciò ad avvicinarsi al paranormale nel periodo in cui lavorava al cimitero, dove per la prima volta sentì parlare della vita dopo la morte.

Iniziò a frequentare le chiese, ma quando si accorse che le risposte che gli venivano date non placavano la sua voglia di sapere, egli si mise a cercare altrove. La pratica dello spiritismo era tenuta ben nascosta dalla maggior parte dei medium, perchè all’epoca era ancora in vigore una legge del 1785 denominata “legge contro le streghe“, che prevedeva la persecuzione di chi praticava attività legate al mondo dell’occulto.

Caso volle che mentre stava lavorando, durante un funerale, Flint riuscì a sentire delle persone che parlavano di spiritualismo e di una seduta medianica, che si sarebbe svolta da li a poco; memorizzò così il posto e l’ora.

La sera della riunione si presentò sul luogo prestabilito e si mise a sedere nell’ultima fila, con l’idea di uscire inosservato in caso durante la serata avesse voluto abbandonare la sala. Qui, per la prima volta, Leslie vide una medium all’opera, rimase stupito quando la donna dapprima entrò in trance e poi iniziò a parlare con una voce maschile. Non riusciva a dare una spiegazione a tutto ciò, pensò ad un trucco fino a quando la medium lo indico e parlò con lui di avvenimenti facenti parte della sua vita privata.
La sensitiva concluse dicendogli che vicino a lui c’era un uomo, ”un arabo, ma che non era un arabo” che aveva un messaggio da comunicargli. Voleva dirgli di sviluppare il suo potere medianico, perchè così facendo avrebbe potuto aiutare l’umanità a capire che la vita non finisce con la morte, portando consolazione a coloro rimasti sulla terra che piangono i loro cari.

Flint partecipò a varie di queste sedute e spesso si ripresentava il solito spirito vestito da arabo, sempre col medesimo messaggio.

“E’ una guida, disse la medium, non è veramente un arabo, ma qualcuno vestito da arabo”

Una sera una certa signora Cook si avvicinò a Flint, era una medium che durante la settimana faceva delle sedute private a casa sua e lo invitò a partecipare.

Gli spiegò che le sedute si svolgevano stando tutti intorno ad un tavolo, mezzo con cui gli spiriti comunicavano attraverso dei colpi, seguendo una precisa modalità. Lui accettò e se ne ritornò verso casa.

In quel periodo a Flint arrivarono anche due lettere da Monaco di una donna, entrambi non si conoscevano, ma lei ricevette dei messaggi da uno spirito. Questo spirito diceva di chiamarsi Rodolfo Valentino e che era stato lui stesso a dargli l’indirizzo per dirgli che sviluppasse i suoi poteri medianici e che si mettesse a disposizione dell’umanità. Da queste lettere, Leslie cominciò a chiedersi se “l’arabo non arabo” fosse in realtà Valentino, che si mostrava con gli abiti di scena di uno dei suoi films.

Flint continuò a prendere parte agli incontri che si tenevano dalla signora Cook per circa un anno, dove cominciò a cadere in trance. Però l’incontro decisivo che convinse Flint a mettere i suoi poteri a disposizione dell’umanità, proprio come le anime gli avevano chiesto, fu con Edith Mundin, una spiritualista.
Le loro prime sedute avvenivano in casa di lei. Leslie acquisì il dono della chiaroveggenza, che gli permetteva di vedere gli spiriti e anche il raro dono denominato “delle voci dirette indipendenti”, di cui parlerò più avanti.

Flint cominciò a far parlare di se, molte persone si rivolsero a lui, fra cui anche personaggi di spicco che spesso si presentavano con false identità per assicurarsi che non fosse un ciarlatano. Ma nessuno di loro rimase mai deluso, tanto che una coppia molto ricca, la signora Tuker e suo marito Luis, propose a Flint e alla signora Mudin di trasferirsi vicino alla loro abitazione, così che per entrambi fosse più facile partecipare alle sedute medianiche.
Leslie ed Edith accettarono e fondarono un’associazione pubblica che chiamarono “Il tempio della luce”.

Molte furono le apparizioni pubbliche di Flint, in sale di hotel, teatri e auditorium, a volte di fronte a più di 2000 spettatori paganti.
La notorietà del medium arrivò perfino in America.

Le voci dirette:

Descrivere il fenomeno delle voci dirette non è semplice, per questo preferisco riportare due spiegazioni ufficiali; una delle quali, proposta dallo stesso Flint.

Sono un medium. Posseggo il dono raro conosciuto sotto il nome di “voci dirette indipendenti”. Non parlo in trance, non ho bisogno di trombe o accessori. Le voci dei morti parlano direttamente ai loro amici o parenti e si collocano nello spazio poco sopra la mia testa leggermente di fianco. Sono voci obiettive e le persone che le ascoltano possono registrarle sul loro registratore e ascoltarle dopo nell’intimità delle loro case.”

Leslie Flint

I medium a voce diretta possiedono una dote rara. In loro presenza è possibile sentire i “defunti” che parlano con la loro voce; essi non utilizzano la cassa o gli organi vocali del medium, ma parlano attraverso una cassa vocale artificiale costituita da ectoplasma (sostanza eterea con cui gli spiriti prendono varie forme e si rendono visibili, di solito escono dalla bocca del medium, ma anche da altri orifizi).”

Proprio per la presenza dell’ectoplasma, è importante ricordare che Flint doveva lavorare in perfetta oscurità. Per questo, nelle apparizioni pubbliche dove ciò non era possibile, veniva chiuso in una “scatola”, creata appositamente per lui.
Pare infatti che un ectoplasma, in caso di luce improvvisa, rientri nel corpo del medium con tale potenza che potrebbe causare grossi problemi di salute al medium, perfino procurarne la morte.

Leslie Flint e gli scettici:
giornale

“Credo di poter dire con certezza che sono il medium più esaminato che ci sia mai stato in questo paese… Sono stato rinchiuso, legato, sigillato, privato della possibilità di parlare, immobilizzato, ma le voci hanno continuato a comunicare i loro messaggi sulla vita eterna.“

Leslie Flint

Flint accettò sempre di buon grado di sottoporsi ad esperimenti che provavano che il suo potere era genuino e non un trucco da “ciarlatano”.

Più volte gli esperti di parapsicologia, scienziati, medici e molti altri provarono a screditarlo, ma sempre inutilmente. Oltre all’esperimento da lui citato, per altri esperimenti vennero usati degli strumenti fra cui dei microfoni per rilevare le eventuali vibrazioni delle sue corde vocali e visori ad infrarossi.

Nonostante tutte le prove dimostravano che i poteri di Flint erano autentici, molti non accettarono mai che può esistere la vita dopo la morte.

Flint a queste persone rispose testuali parole:

“Si è sostenuto che potrei avere un canale di comunicazione vocale con un’altra stanza, nella quale dei complici imitano le voci dei defunti, o che potrei nascondere dei registratori che riproducono dei messaggi preparati precedentemente. Non c’è fine ai trucchi ingegnosi che sono stati escogitati da coloro che sono determinati a non credere e che spesso non hanno mai partecipato ad una mia seduta… Potrei anche chiedere a questi cinici testardi come questi miei presunti complici, per quanto abili nell’imitazione, possano essere in grado di riprodurre in maniera riconoscibile la voce di una moglie o di un marito o di un altro parente defunto di un partecipante che potrebbe arrivare dall’Australia, dall’India o da Timbuktu. Non spreco le mie preziose energie a ribattere agli scettici che sono tanto disinformati quanto prevenuti.”

Curiosità:

Spiriti dai nomi importanti, come quelli di Rodolfo Valentino, Oscar Wilde, Chopin, Hellen Terry, Tagore e Bernard Shaw, usarono spesso Flint come mezzo di comunicazione fra il mondo degli spiriti e quello degli umani per diffondere il loro messaggio. E, proprio grazie alle “voci dirette indipendenti”, alcune di esse vennero registrate e rese pubbliche,

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