Le ultime parole famose: “Vado in vacanza con gli amici, quindi si tromba sicuro”

Premessa – Questo articolo non è ovviamente riferito a chi ha un’attività sessuale regolare da gennaio a dicembre, ma solo a chi spera di poter invertire il trend negativo in una settimana estiva. Detto questo, se non copulate durante l’anno, ancora non è chiaro perché dovrebbe accadere per forza in estate.

Se siete già pronti a partire per le vacanze e avete prenotato con il vostro storico gruppo di amici, aspettate qualche minuto prima di caricare la valigia di pacchi di confezioni di preservativi. Anche perché, a meno che non vi avventuriate in qualche sperduto paesino africano, una farmacia o un supermercato li troverete anche in loco.

Caso tipo: avete prenotato con il vostro gruppetto “all men” storico di amici, quello con cui passate la maggior parte dei weekend durante l’anno, e decidete di consacrare la vostra amicizia con una bella vacanza di sette giorni. Ovviamente l’obiettivo, peraltro, dichiarato è uno solo: trovare qualcuna disposta a cedere il proprio fiore ad almeno uno di voi.

In una compagnia di questo genere, si distinguono diverse tipologie:

–          Lo Spigliato: quello che si carica sulle spalle il gruppo ed è assolutamente convinto che combinerà qualcosa. Si trasformerà ne “Il Deluso” al termine della vacanza

–          Il Possibilista: quello che “io in vacanza vado per fare il bagno, poi se conosco qualcuna non mi tiro indietro”

–          Il Timido: è il primo a notare un gruppo di ragazze e il primo a tirarsi fuori dicendo “no vabbè, ma io non vado”

–          Il Realista“ragazzi andiamo a dormire, che è meglio”

L’eterogeneità delle categorie non rema in favore dell’obiettivo principe. Inoltre, tutto quello che potrebbe portare al vostro glorioso ritorno all’attività sessuale si scontra contro un muro fatto di “se”“ma”“forse”“vado a dormire perché domani voglio svegliarmi presto per andare in spiaggia. Se c’è qualcuno che vuole restare…ah abbiamo un’auto sola? Eh, allora dobbiamo tornare tutti”.

Un altro grave errore è la definizione del target. Quello che differenzia le compagnie che portano a casa il risultato da quelle che giocano per la salvezza è che le prime sanno  su quali prede puntare. Se si resta in Italia, arriveranno già pronti e affiatati, e rimorchieranno con le tecniche più assurde: una schizzata in acqua o una partita di pallavolo finita a palla prigioniera, insulti più o meno divertenti che provocheranno l’ilarità delle prede. Se non capite perché con voi non ridano, tornate indietro a settembre quando avete deciso di risparmiare sull’abbonamento della palestra. Se si è all’estero, invece, non punteranno mai un gruppo di ragazze italiane. Le ragazze italiane in ferie all’estero diventano delle zoccole senza ritegno, ma rigorosamente con gli aborigeni del luogo. Meglio una straniera, quindi, da mandare in confusione con parole chiave come “pizza”, “mandolino”“mafia” e “Berlusconi”.

Non perdete le speranze, però. Loro non sono migliori di voi. Siete semplicemente diversi. Stiamo parlando di gente che riuscirebbe a rimorchiare soggetti di sesso opposto anche al gay pride, mentre voi probabilmente finireste a recitare la parte del carro. In ogni caso, se non volete tornare a casa con le pive nel sacco nei panni de “Il Deluso”, lasciate a casa le vostre aspettative e partite senza alcuna pretesa. Pensate a quanto sarete più felici, qualora accadesse il miracolo.

redazione