Le etichette energetiche sugli elettrodomestici

Potrà forse sembrare una novità ai non molto informati o attenti ma sono quasi 10 anni che nel nostro paese esiste l’impegno obbligatorio di collocare sui vari elettrodomestici le etichette di certificazioni energetiche.

Non è come si potrebbe pensare un ulteriore obbligo burocratico inserito in un mare di burocrazia che già assedia l’Italia.

Queste etichette hanno lo scopo di informare gli acquirenti di vari generi di elettrodomestici su quanta potenza questi utilizzino a livello energetico.

Se si considera un attimo questa notizia con la debita attenzione si potrà vedere che esula da norme burocratiche, infatti bene o male, in minor o maggior misura questi dati servono per poter valutare con una certa oculatezza il nostro acquisto di elettrodomestici.

Ora questo dato vale per i nuovi elettrodomestici acquistati ma tenendo conto che questo obbligo ha circa 10 anni dovrebbe essere tenuto in considerazione pure da coloro che si occupano di riparazione elettrodomestici.

Questo nel senso che se acquistiamo un elettrodomestico rimesso a nuovo, rinnovato, da una ditta di riparazione elettrodomestici questo dovrebbe avere l’etichetta succitata.

Questa etichetta obbligatoria non dovrà essere per forza piazzata su un qualunque tipo di elettrodomestico in modo incondizionato, ma solo su alcuni, tipo quelli più grandi come la nostra lavatrice, il nostro frigorifero, la nostra lavastoviglie, ma anche su elettrodomestici come forno o gli impianti di condizionamento d’aria.

Se si parlava prima di questa norma che è in vigore da circa 10 anni, ricordiamo che anche nel 2010 sono state implementate queste etichette, quindi è un qualcosa di relativamente nuovo, su cui comunque c’è una certa attenzione, almeno per quanto riguarda i paesi della comunità europea.
In pratica i vari elettrodomestici citati in precedenza dovranno avere questa etichetta su di loro e la particolarità è che pure la pubblicità dovrà presentare tali etichette.

Come già citato in precedenza non bisogna vedere questa etichetta come un qualcosa di burocratico, ma un qualcosa che aiuta gli acquirenti a farsi un’idea del prodotto che stanno acquistando, sia appunto una nuova lavatrice o lavastoviglie, un nuovo frigorifero o forno o condizionatore d’aria.
Il concetto che queste etichette vogliono rappresentare è che va benissimo comprare un nuovo elettrodomestico ad un ottimo prezzo con ottime caratteristiche, ma bisogna anche vedere l’altro lato della medaglia.

Comprare un nuovo elettrodomestico incide sulla bolletta elettrica?

Meglio un nuovo elettrodomestico bellissimo pagato ad un prezzo conveniente in un grande supermercato di elettrodomestici, che consuma l’inverosimile o un elettrodomestico rinnovato comperato da una ditta di riparazione elettrodomestici ad un presso decisamente accettabile, con un consumo energetico moderato pur non essendo nuovo?

La scelta è personale ma sembrerebbe migliore quello acquistato dalla ditta di riparazione elettrodomestici.
Ora tra questi due estremi esistono delle classi intermedie, elettrodomestici nuovi con un consumo di energia elettrica moderato ad un prezzo egualmente moderato o comunque accettabile.

Prima che venga chiesto informiamo che non occorre essere specialisti in geroglifici o scrittura cuneiforme per comprendere queste etichette, sono scritte in modo chiaro, riportando su di esse tutte le informazioni necessarie a farci capire cosa stiamo comperando.

Infatti proprio per dare un idea chiara e complessiva del prodotto queste etichette non parleranno solo del consumo di energia elettrica, ma anche del consumo di acqua, quanto peso interno possono sopportare e livello di rumorosità del prodotto stesso. Insomma da quanto si può vedere queste etichette danno sicuramente una idea del tipo di prodotto che stiamo acquistando.

Lo schema di queste etichette come detto poc’anzi è abbastanza semplice, si basa su colori e frecce.
Più un freccia è lunga maggiore sarà il consumo di questo apparecchio e viceversa più questa sarà corta se consuma meno e il colore si comporta più o meno nello stesso modo, il verde come al solito indica caratteristiche positive e il rosso negative, sempre per quanto riguarda i consumi.

Rientra nel campo delle cose ovvie che questa ormai famosa etichetta debba essere in modo distinguibile sull’elettrodomestico in questione, se per qualsiasi motivo (possibilmente valido) tale etichetta non possa essere piazzata o resa individuabile sull’elettrodomestico interessato, chi lo vende deve dare le informazioni di cui sopra in qualche modo prima che l’acquisto possa aver luogo.

Se prima si parlava delle ditte di riparazioni elettrodomestici queste ultime regole dovrebbero per quanto possibile applicarsi anche a loro. Almeno per quel che riguarda la riparazione di elettrodomestici come lavatrice, il nostro frigorifero, la nostra lavastoviglie, ma anche su elettrodomestici come forno, lavatrice, il frigorifero e la lavastoviglie. Resta ovvio che una cosa è acquistare un elettrodomestico nuovo in un negozio e una cosa è acquistarlo da una ditta di riparazioni elettrodomestici, comunque sarebbe buono che anche in questo ultimo caso possiamo avere una idea di quale tipo di elettrodomestico stiamo acquistando.

redazione