Tra le cose più costose commestibili all’uomo, c’è sicuramente il tartufo. In realtà non è l’alimento più costoso di tutti, perché ce ne sono alcuni come lo zafferano o l’oro (che, si, è commestibile) che costano di più. Ma non per questo non esistono persone che sarebbero disposte a pagare il tartufo anche a peso d’oro. Spesso senza conoscerlo. È per questo che, in questa lista, abbiamo raccolto 10 interessanti curiosità sul tartufo, che vi aiuteranno a conoscerlo meglio.
- il tartufo, botanicamente parlando è un fungo: nonostante somigli visivamente a tuberi come la patata, non fa fotosintesi crorofilliana e cresce sottoterra.
- cresce solo se in simbiosi con un albero: il fungo deve svilupparsi intorno ad una radice, con cui ha un rapporto di simbiosi: il tartufo estrae minerali dal terreno e li “dona” alla pianta, mentre viceversa l’albero da la sua linfa al tartufo, linfa che contiene l’energia, soprattutto sotto forma di zucchero, che gli permette di crescere.
- per riprodursi devono essere mangiati: il tartufo deve necessariamente essere estratto dal terreno e consumato da un animale, un roditore o un maiale (un cinghiale, di solito): se l’animale lo estrae e lo mangia le spore, che sono all’interno, si liberano e cadono sul terreno, così che il tartufo possa riprodursi.
- non è velenoso
- i maiali sono più bravi dei cani a trovarlo: per il suo particolare odore, è simile all’odore emesso dalla femmina del maiale
- esiste un codice etico per raccoglierlo: Di per sé è una legge nazionale, ma è troppo difficile farla rispettare per ovvi motivi. Il cane, ad esempio, deve dire il punto preciso e il cercatore deve scavare proprio lì, e non tutto attorno, rompere meno possibile le radici dell’albero e quando hanno estratto il tartufo rimettere la terra nella buca appena fatta. Questo codice serve ad aumentare la possibilità che in futuro rinascani i tartufi in quel punto.
- esistono pante da acquistare che già ne possiedono: Sono piccoli esemplari di alberi boschivi, come querce, betulle e pioppi, da mettere in un giardino particolarmente grande, ma con le loro radici ci sono anche dei tartufi microscopici. Piantandoli, si spera che dopo 10-20 anni, una volta cresciuti, possano dare vita (se la terra lo permette) a dei piccoli tartufi, per un investimento che darà i propri frutti dopo tanto, tanto tempo
- ci sono tartufi da mangiare crudi ed altri previa cottura: il tartufo bianco si mangia anche grattato, quello nero deve essere necessariamento cotto.
- il riso può conservare il tartufo: se messo sotto riso infatti, questo cereale attirerà la sua umidità e farà sì che si conservi più a lungo, per diversi giorni. Quando il tartufo è finito, il riso si può poi usare per farlo in bianco: avrà un aroma indescrivibile.
- il tartufo è composto per il 95% di acqua: Dei 300 euro al chilo, o anche di più che viene pagato un tartufo, circa 285 sono spesi per acquistare dell’acqua, motivo per cui acquistare un tartufo è uno dei modi che siamo riusciti a trovare per acquistare l’acqua a peso d’oro!