ragazza con la stella blu
da Holocaust Encyclopedia

La ragazza con la stella blu: un libro su come l’amicizia trionfa sull’odio

Siamo a Cracovia, nel 1942. Una ragazza con la stella blu appuntata sui vestiti, spinta dai morsi della fame, lascia la cantina dove si è nascosta per cercare qualcosa da mangiare.

Siamo a Cracovia, nel 1942. Una ragazza con un crocefisso al collo si aggira per la città assediata dai nazisti, decisa a non partecipare a una delle sontuose “serate” che la sua matrigna organizza per i soldati tedeschi.

La ragazza con la stella blu si chiama Sadie Gault, è ebrea e per sfuggire allo sterminio e alla deportazione passerà gran parte dell’anno nelle fogne di Cracovia. La ragazza col crocefisso al collo si chiama Ella Stepanek, è cattolica, vive in una casa bellissima, dorme fra morbide lenzuola e mangia a sazietà. Queste due ragazze apparentemente non hanno nulla in comune, ma le loro vicende s’intrecceranno quando Ella scorgerà due occhi sbirciare dalla grata di un canale di scolo.

ragazza con la stella blu

La trama

In un avvicendarsi di capitoli che alternano il punto di vista di Sadie e il punto di vista di Ella, le due ragazze affrontano problemi che, malgrado la differenza delle loro vite, si rispecchiano: la perdita delle persone amate, la solitudine, le speranze per il futuro, la paura di non avere un futuro. Ma anche questioni più frivole, come la cotta per il ragazzo di turno che diventa una cosa seria.

Sadie deve sopravvivere nelle fogne, con la madre incinta prossima a partorire, nutrendo sentimenti per il figlio della famiglia ortodossa che condivide il loro stesso destino (e la loro stessa stanza). Ella deve fare i conti col pericolo che la matrigna la cacci di casa, con la presenza dei nazisti in quello che è sempre stato il suo nido; il terrore per suo fratello omosessuale nella Parigi assediata, ma anche il suo vecchio fidanzato che torna dalla guerra e non le dice niente.

Si tratta di due mondi: l’uno fatto di tubature, umidità, sudiciume e liquame, l’altro quasi patinato, fatto di vestiti puliti e di torte salate e crostate di ciliegie. Questi due mondi si compatteranno gradualmente in uno solo, quando Ella deciderà di aiutare Sadie – e soprattutto quando i tedeschi, preoccupati per l’arrivo degli Alleati, intensificheranno i loro sforzi nello sterminio degli ebrei.

ragazza con la stella blu
da United States Holocaust Memorial Museum

Lo stile

La ragazza con la stella blu (Newton Compton Editori) è scritto in modo magistrale. Il Washington Post lo definisce:

Un libro che si legge tutto d’un fiato.

E non solo è vero, ma la traduzione italiana (a cura di Carlotta Mele) rende giustizia! La prosa è immediata senza essere in alcun modo scarna, la scrittura è trasparente; le descrizioni sono ben congegnate per dipingere l’ambiente in cui si muovono i personaggi, senza rallentare la narrazione. Le pagine scorrono senza fatica, tenendo il lettore assorto nella lettura.

Con poche righe Pam Jenoff (che conosciamo per il bestseller La ragazza della neve, anch’esso edito in Italia da Newton Compton) riesce a coinvolgere il lettore nelle vicende delle protagoniste. Si versano lacrime per la sorte di personaggi che abbiamo visto agire per poche pagine: una commozione spontanea, non indotta, senza patetismo.

ragazza con la stella blu

Conclusioni

Ed è difficile non commuoversi leggendo questo libro. Eppure non è un libro pesante da leggere: proprio perché scorre come un fiume, è difficile non farsi travolgere dagli avvenimenti e mantenere distacco. Non mancano i momenti leggeri, i motti di spirito, le conversazioni frivole, e questo aggiunge un tocco di realismo e di ironia, umanizzando ulteriormente i personaggi. Non guasta la cornice narrativa, ambientata ai giorni nostri, che crea un’atmosfera di suspense e viene coronata da un finale non scontato.

La ragazza con la stella blu è nelle librerie italiane da settembre di quest’anno, una chicca imperdibile che vi farà venire voglia di leggere altri libri della stessa autrice!

da Holocaust Memorial Center
Giulia Taccori