La Francia invade la Valle d’Aosta e si prende la Vetta del Monte Bianco

Dopo 160 anni, i Comuni di Chamonix e St. Gervais hanno deciso di “impossessarsi” della vetta del Monte Bianco, sposando il confine francese e portando di conseguenza il famosissimo Rifugio Torino in Francia.

Il Rifugio Torino si trova nel Colle del Gigante, a 3.371 metri sopra il livello del mare, al confine tra la Francia e l’Italia, posto sulla sommità del Monte Bianco. La NATO e tutte le istituzioni internazionali utilizzano a livello operativo le mappe che sanciscono i sopracitati confini e che sono state adottate nel trattato in vigore fra Regno di Sardegna e Francia del 1860, secondo il quale il rifugio e l’area fino alla vetta del Monte Bianco sono sotto il controllo delle autorità militari italiane.

Nonostante la situazione sia ben chiara e delineata dal 1860, questa zone di confine tra Italia e Francia fa parte di una discussa e lunga controversia internazionale riguardante la stessa cima del Monte Bianco e la zona del Colle del Gigante – Punta Helbronner. Quest’ultimi sono luoghi di snodo fondamentali per l’Italia, in particolar modo in considerazione dell’arrivo della funivia proveniente da Courmayeur e della presenza proprio dello storico rifugio Torino.

Cosa prevede l’accordo del 1860

Il Trattato di Torino del 1860 prevedeva che il Rifugio Torino rimanga in suolo italiano, mentre le contee di Nizza e della Savoia sarebbero state cedute alla Francia.
Ma i francesi non sentono storie, e voglio issare sulla vetta del Monte Bianco la loro di Bandiera. Le autorità d’oltralpe continuano a dichiararsi “disposte a trovare un accordo” sulla titolarità della zona geografica. Dover spostato in totale autonomia i confini francesi per far ricadere la zona del rifugio nel loro territorio, incassando i proventi delle attività turistiche, degli impianti di risalita e delle stazioni sciistiche, si dicono disposti a parlarne. Ma parlare di cosa se una trattato dispone già i confini? Secondo quanto sostenuto dai francesi, il trattato del 1860 oramai è vetusto e senza valore, talmente privo di ogni conseguenza giuridica da far sì che una parte della nostra Valle d’Aosta venisse presa in mano dai francesi.

Nonostante le profonde difficoltà che il nostro Paese sta vivendo a causa dell’epidemia da Covid-19, è certamente un questione internazionale che merita di essere sistemata, una volta per tutte.

Sharon Santarelli