The woman greedy eats meal against an open refrigerator

La fame aiuta a prendere decisioni importanti

Lo diceva anche il buon e compianto Jim Morrison di non prendere decisioni quando si è arrabbiati. E quando invece si è affamati? Esiste davvero un nesso tra fame e importanti decisioni? Pare proprio di si. Ragionare a stomaco vuoto ci guida verso la scelta migliore, mantenendo vivo il senso di allerta in noi ed evitando di perderci in complessi e contorti ragionamenti. A dimostrare quanto scritto è uno studio dell’Università olandese di Utrecht, pubblicato su PLOS One. Digiunare per credere!

Avete fame? State alla larga dal frigorifero!

Se è arrivato il momento di prendere un’importante decisione, tenetevi alla larga dal frigorifero. Sarà la fame a suggerirvi la strada migliore! Potrà sembrarvi poco credibile come teoria, eppure secondo gli scienziati proprio questo stato di inquietudine favorirebbe il processo decisionale. In particolare, i ricercatori hanno coinvolto 81 studenti universitari a cui è stato chiesto di digiunare dalla notte prima dell’esperimento.

Il mattino seguente è stato offerto del cibo, ma solo ad alcuni di loro. In seguito, sono stati tutti sottoposti a dei test psicologici mirati a studiare le dinamiche decisionali. Risultato? Gli studenti affamati hanno dimostrato di riuscire a prendere decisioni dirette, coscienti, quindi migliori, senza perdersi in tortuosi ragionamenti, diversamente dagli studenti che avevano mangiato.

L’esperimento sulla fame: conclusioni ed eccezioni

Quindi tra il dire e il fare c’è di mezzo la fame? I ricercatori concludono lo studio affermando che se da un lato la fame può spingerci più velocemente verso scelte intuitivamente migliori, dall’altro potrebbero esserci delle eccezioni. Quando si è affamati, infatti, potrebbe risultare più difficoltoso rispettare la dieta o rinunciare ad una sigaretta. Inoltre, non è detto che poi i vantaggi menzionati valgano anche per altri stati che stimolano l’arousal (stato d’allerta). Un esempio? Studi dimostrano che l’eccitazione sessuale sprona il cervello a concentrarsi su gratificazioni più immediate, e non obbligatoriamente sulle scelte importanti.

redazione