“La camera azzurra” di Simenon è un ottimo vademecum per gli infedeli

Nonostante sia stato pubblicato nel 1964, “La camera azzurra” di George Simenon è ancora oggi considerato uno dei libri più illuminati sull’infedeltà e su come riuscire a tradire senza problemi collaterali.

In meno di duecento pagine, infatti, Simenon racconta la storia di Tony e Andrèe, compagni di scuola che una volta cresciuti si erano persi di vista per poi ritrovarsi sotto le lenzuola della camera azzurra dell’Hotel di proprietà del fratello di Tony.

Tony e Andrèe sono entrambi sposati, non felicemente però. Basta un incontro casuale e un bacio rubato per farli diventare amanti intrepidi e coraggiosi ed esploratori del piacere bilaterale nei loro incontri.

L’approccio all’infedeltà viene vissuto dai protagonisti in maniera diversa. Se Tony considera Andrèe solo piacevole sesso e nulla più, Andrèe inizia ad innamorarsi di lui e ad immaginare la sua vita con Tony al suo fianco.

È per questo che tra un amplesso e del sesso orale lo tartassa di domande col fine di sentirsi amata e voluta da Tony almeno la metà di quanto lei vorrebbe.

Tony risponde sempre dei sì che sono però evasivi, leggeri, superficiali. Se per lui dire sì equivale ad un mod per far tacere Andrèe, per quest’ultima ricevere i sì di lui è come sentirsi appoggiata all’idea di un progetto di vita insieme.

I sì a cuor leggero costeranno cari a Tony che si troverà a doversi difendere dalle accuse di omicidio quando il marito di Andrèe viene trovato morto e anche quando in seguito accadrà un altro avvenimento irreversibile per la sua esistenza.

Georges Simenon riesce a regalare uno spaccato di vita più attuale che mai nel momento in cui mette in scena l’inizio, il durante e l’inevitabile fine del tradimento.

Lo scrittore, infatti, sa bene descrivere con precisione nei dettagli il momento sessuale della consumazione dell’infedeltà ma allo stesso tempo sa dare al lettore quali sono le regole per tradire senza rimetterci.

Per Simenon chi tradisce non deve essere superficiale nell’interagire verbalmente con l’amante. Il traditore non deve far trasparire idee o possibilità di relazione alternativa a come è stata impostata inizialmente, ma deve far combaciare parole e comportamenti per tutto il periodo di infedeltà vissuto.

Cosa frega Tony, infatti, è proprio non essere stato rigido nel rispondere in maniera adeguata alle richieste di sentimenti e di progettualità di Andrèe.

Molto interessante la struttura del romanzo in cui tra flashback e dejavù si conduce il lettore tra curiosità e stupore alla conoscenza massima del tradimento e dei suoi effetti se mal gestito.

Oggi più che mai il coronavirus ci ha imposto distanze e lontananze diventate pesanti soprattutto per gli amanti.

Ebbene prima di buttarvi in promesse o dichiarazioni per le quali potreste fare fatica, leggete Simenon!

Buona lettura!

Sandy Sciuto