Intervista a dr.gam: “Per me la musica è una sana malattia”

dr.gam – acronimo del nome Andrea Gamurrini – è marchigiano. Fin da piccolo suona e compone ed oggi è un cantante, chitarrista, compositore, autore e produttore che ha fatto delle sue esperienze in giro per il mondo tesori che influenzano la sua musica completamente. Il nuovo album di inediti di dr.gam si intitola “Another Family” ed è stato pubblicato nel novembre 2016 distribuito da Universal Music Group. Dal disco sono stati estratti ben tre singoli quali “dr.gam is in da house”, “Italian Rastaman” e“Ritmo Ideale”, raccogliendo consensi e apprezzamenti.

Si è raccontato a noi di Social Up! e ci ha svelato i suoi progetti futuri e l’amore viscerale per la musica.

dr.gam, quando hai deciso che la musica sarebbe diventata il lavoro della tua vita?

Non c’è stato un episodio in particolare…è una sana malattia che ti porta ad intraprendere un percorso che piano piano trova anche una forma di sostentamento materiale oltre a quello spirituale.

A chi o a cosa ti ispiri per scrivere la tua musica?

Qualsiasi cosa può fungere da input per l’ispirazione…un incontro inatteso, un paesaggio, un pomeriggio in casa da solo, la notte, il viaggio, il dolore…

Ci sono cantanti del panorama musicale italiano ed internazionale con cui ti piacerebbe duettare e chi sono?

Una infinità e purtroppo molti di questi non ci sono più!!!

Vanti numerose collaborazioni nella tua carriera musicale, ma qual è stato l’incontro più importante per te?

Tutti gli incontri sono importanti e tutti hanno contribuito alla mia formazione. Gran parte di quello che so lo devo a loro.

La tua musica spazia dal rock al reggae senza nessun genere che prevalga rispetto ad un altro. È una precisa scelta o è la voglia di sperimentare?

Non c’è una strategia o qualcosa di studiato a tavolino. Nei molti anni di live, collaborando con tanti ottimi musicisti che spesso venivano da esperienze musicali distanti dalle mie, sono stato introdotto ai diversi generi musicali metabolizzandone i linguaggi. È come quando vai all’estero e ti ospitano in famiglia…sicuramente impari molto di più di quel paese rispetto a se soggiornassi in albergo. In questo modo, inevitabilmente, il mio stile si è naturalmente contaminato…ed è tutt’ora in continua evoluzione.

Il tuo ultimo lavoro si intitola “Another family”: ti va di raccontarci la sua storia?

Da sempre per me la musica è una sana malattia, e fin da piccolo ho avuto due bisogni: la composizione ed il palco. Dopo tanti anni di live in Italia e all’estero, una sera, durante un concerto, ho incontrato Velio Gualazzi (papà di Raphael) che mi ha spinto a raccogliere le mie composizioni in un album. Nel mentre stavo ultimando il mio studio di produzione, realizzato con enorme fatica e sacrificio, ed una volta terminato mi misi ad arrangiare e registrare 12 brani scelti tra più di cinquanta, dove erano raccolti stralci del mio girovagare attorno al globo. Dopo quattro anni ha visto la luce “Another Family”. Io ho curato personalmente tutte le fasi della produzione, dalla creazione fino al missaggio oltre che la registrazione delle voci e delle chitarre. Gli arrangiamenti e programmazione sono stati fatti a quattro mani con Miky Scarabattoli che nell’album si è anche occupato in toto delle orchestrazioni, delle parti di tastiere e piano. Poi ho avuto anche il grande piacere di avere: alla batteria Marco Rovinelli (batterista di Samuele Bersani, Max Gazzè, Massimo Ranieri), al basso Danilo Fiorucci (bassista di Michele Zarrillo, RAF) e Lino de Rosa (bassista di Andrea Bocelli e Frankie HI NRG), in parte delle chitarre Alex Magnalasche (chitarrista di Alessandra Amoroso, Marco Masini), alle voci femminili Pamela “PACO” Conditi oltre a tanti altri. Inoltre ho avuto l’onore della partecipazione straordinaria del percussionista americano Steve Ferraris, e della cantante di Broadway Mary Setrakian.

All’interno dell’album qual è il brano che senti più vicino a te?

Non puoi chiedere ad un padre quale figlio sente più vicino a sé. 🙂

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Ho delle date in Italia ed in Spagna fino a fine ottobre, un nuovo remix in uscita in Settembre e nuovi video fino a fine anno. Poi dovrebbe partire la parte invernale del tour nei club. Più in generale il mio progetto è quello di collaborare con le eccellenze del mondo musicale, sia musicisti che addetti ai lavori, viaggiare tanto, possibilmente suonare su palchi importanti per far arrivare il mio messaggio e la mia musica al maggior numero di persone possibile, continuando a conoscere posti e gente di cultura diversa per migliorarmi come musicista…..e come uomo.

Sandy Sciuto