Alessandra Celentano è una coreografa, ballerina ed insegnante di danza conosciuta al grande pubblico sia per la sua carriera da professionista che come maestra del programma di Maria De Filippi “Amici”.
Nella sua carriera vanta grandi collaborazioni (Elisabetta Terabust, Alessandra Ferri, Gheorghe Iancu, Vladimir Derevianko, Carla Fracci, Roberto Bolle, Massimo Murru e tanti altri) e grandi palchi, tra questi in Italia, Teatro alla Scala di Milano, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro di Firenze e Teatro San Carlo di Napoli ma anche tanti teatri importanti e dislocati in tutto il mondo.
Essere una professionista le ha permesso con il tempo di avere una conoscenza e competenza invidiabile in diversi stili di danza ecco perché ben presto è diventata coreografa ed insegnante. La sua grande professionalità e tenacia sono state le armi che hanno conquistato Maria De Filippi volendo la Maestra al suo fianco nel programma “Amici”.
In televisione la vediamo “bacchettare” i suoi allievi, ma non solo, non si fa problemi ad apprezzare apertamente quando lo ritiene giusto (quest’anno grande sostenitrice degli allievi Bryan e Sephora) ma anche a divertirsi ballando lei stessa e scherzando con Maria e tutti gli ospiti che hanno preso parte al programma.
I suoi modi di esprimersi forse non molto televisivi l’hanno però penalizzata con il tempo in quanto non si è mai piegata al buonismo tanto apprezzato dal pubblico, difendendo la sua professionalità a spada tratta.
Ma cosa pensa veramente la Maestra del giusto modo di insegnare e di lavorare nella danza? Alessandra Celentano ha risposto alle nostre domande svelando anche qualche retroscena sulla sua vita da allieva.
Il grande pubblico conosce ed ama, grazie al programam mediaset AMICI, Alessandra Celentato come professoressa, come era invece da giovane allieva?
Ero un’ allieva “normale” direi. All’inizio del mio percorso con la danza è stata dura: la scuola, la danza, ovviamente niente amici, niente weekend, niente uscite, anche perché l’educazione che ho ricevuto è stata abbastanza rigida e mi ha fatto capire il perché dei sacrifici e che ogni cosa ha il suo momento, e di questo sono molto grata ai miei genitori. In più, ho avuto la fortuna, sin da giovane, di avere dei maestri bravissimi e quindi non potevo chiedere altro. Tutto il sacrificio, però, mi ha ripagata negli anni grazie al lavoro e a tutte le esperienze meravigliose che ho vissuto.
Qual è l’interpretazione della sua carriera che ricorda con più piacere?
Sono molto legata al balletto Night Creature di Alvin Ailey, perché penso sia stato uno dei balletti che più mi abbia rappresentato. Ho interpretato il ruolo della prima ballerina svariate volte, il coreografo mi scelse e fu per me un grande onore. Di questo balletto mi piace tutto, la musica, lo stile…
Danza classica, danza contemporanea, tango e tanti altri. Qual’è lo stile di danza che fa scatenare la vera Alessandra Celentano?
Venendo da lì, amo la danza classica, anche perché è la base di tutto, però mi piace e mi “scateno” anche con tutti gli altri stili, danza moderna, neoclassico, hip hop. A me piace la danza fatta bene e di qualità, quindi, che sia tango piuttosto che danza classica, l’importante è che sia di alto livello.
Si è mai cimentata in stili lontani dal suo ad esempio l’hip hop?
Hip hop no, ma nella mia carriera ho comunque spaziato in vari stili, danza classica, neoclassico, danza moderna e contemporanea. Adoro il tango!
5. Dopo essere stata una grande professionista è diventata professoressa, qual è la parte che più la gratifica di questo ruolo?
Sicuramente il poter trasferire, in modo molto generoso, tutto il proprio sapere a dei giovani allievi ancora inesperti e vederne, dopo, i progressi e i miglioramenti.
Il ballerino perfetto secondo Alessandra Celentano deve avere tante caratteristiche: tecnica, linee, musicalità, presenza, etc. Con il tempo però la danza si è evoluta, pensa che queste qualità potranno cambiare nel futuro ed essere sostituite da altre?
Non credo proprio. La danza è sicuramente in continua evoluzione ma le qualità prima elencate rimarranno secondo me, per fortuna, immutate nel tempo.
Il programma AMICI è una scuola d’arte e di vita. Cosa devono invece aspettarsi gli allievi una volta usciti dal programma?
Amici è un’esperienza pazzesca per i giovani sotto tutti i punti di vista, sia a livello professionale che caratteriale, fortifica! Bisogna, però, sempre tener presente che non è un punto di arrivo ma di partenza, quindi solo chi ha le giuste qualità e un carattere molto forte riuscirà a lavorare anche fuori e ad alti livelli.
Essere una professoressa severa e diretta in televisione può essere controproducente quindi capita di essere attaccati dal pubblico anche dal punto di vista personale. Come gestisce tutto questo?
Non mi tange più di tanto perché io credo fermamente in quello che dico e faccio. Non ho bisogno di difendermi, io devo solo difendere la dignità della mia professione. Le difficoltà fanno crescere ed è un dovere per un maestro dire le cose come stanno senza illudere le persone, sicuramente sarai meno amato ma di certo più rispettato!
Una professionista, un professoressa ed anche una personaggio televisivo. Cos’altro dobbiamo aspettarci in futuro?
Chi lo sa! Sono una persona molto curiosa e aperta, quindi che sia teatro, televisione o qualsiasi altro campo artistico io sto bene. L’importante è che sia una cosa che mi piace e che mi appassiona.