Intervista Stella Egitto – Un’anima libera tra cinema, teatro e la sua Sicilia

Siamo in compagnia di Stella Egitto , giovane interprete del cinema italiano, premiata al Gold Elephant World Festival di Catania come migliore attrice emergente per il film “In guerra per amore” di Pif. Originaria di Messina, Stella Egitto si è formata all’Accademia Silvio D’amico di Roma e ha recitato oltre che al cinema anche in molti spettacoli teatrali.

Salve Stella. E’ un grande piacere averti qui con noi. 

La Sicilia è la tua terra, sei originaria di Messina, anche se poi si trasferita a Roma dove hai studiato recitazione all’Accademia Silvio D’amico. Per il tuo ultimo film, “In guerra per Amore” di Pif, che racconta lo sbarco degli americani in Sicilia, sei in qualche modo ritornata alle tue origini. Come hai vissuto questo riavvicinamento?

Torno alle mie origini tutte le volte che il mio lavoro mi riporta nella mia terra bellissima e per fortuna sta succedendo spessissimo. Nascere in Sicilia significa nascere in una terra speciale, che non può che generare storie speciali ed è un grande onore e piacere per me tutte le volte farne parte. Questo film nello specifico è stata l’occasione per approfondire un capitolo di storia dettagliatissimo, fare un salto in un passato così denso ed indimenticabile come quello di quegli anni così difficili.

Qual è il tuo ruolo nel film di Pif e come valuti questa esperienza?
Nel film sono Teresa, una giovane donna, di poche parole ma di grande tempra, una giovane madre che ha la responsabilità di un figlio meraviglioso da custodire e proteggere da quello sconvolgimento che è stata in quegli anni, che è e sarà sempre la guerra. Una donna che dovrà far ricorso a tutto il suo coraggio per andare avanti, per lei e per il suo meraviglioso bambino che ama. L’esperienza di girare questo film è stata semplicemente indimenticabile: è stato un grande privilegio essere scelta e diretta da Pif per dare vita ad un personaggio così delicato. Mi sono affidata alla sua mano e alla sua direzione e ho proposto le mie temperature, le mie suggestioni e le mie emozioni. Insieme abbiamo dato vita alla sua scrittura:è così che ha preso vita Teresa.

La tua formazione  è stata inizialmente teatrale.  Il tuo primo film “Sulla strada di casa” è del 2009. Come è stato avvicinarsi al grande schermo? Cosa pensi di questi due mondi, il cinema e il teatro? Cosa significano per te? Quale mezzo preferisci di più?

Diversi sono i canali, diversi sono gli interlocutori, ma la matrice è la stessa: la relazione con l’altro in scena e il dare vita a una scrittura. Che sia teatro o cinema l’essenziale è esserci, con anima, cuore e corpo. Cambiano le distanze, cambiano gli spazi, cambia l’intensità dell’energia da utilizzare, ma non cambia la sostanza. Il teatro è irripetibile, mai lo stesso, e significa ripercorrere gli appuntamenti tutte le volte che si replica, sperando di non mancarli. Il cinema e la televisione hanno più possibilità di essere “aggiustati”, tagliati, montati, ma gli attimi all’interno devono avere le stesse qualità: l’urgenza e l’irripetibilità.

Nel 2012 hai recitato nel film comico “Ti stimo fratello” di Giovanni Vernia, in cui eri alle prese con un rocambolesco scambio di identità tra gemelli. Cosa puoi dirci di questa collaborazione?

Il film con Giovanni Vernia è stato il mio primo ruolo importante sul grande schermo. Era una commedia leggera e mi è bastato regalare alla mia Alice un po’ di quella leggerezza. Ci siamo molto divertiti, sia con Giovanni che con tutto il resto del cast.

Come molti siciliani ti sei spostata oltre i confini dell’isola per seguire le tue passioni e inclinazioni. Come hai vissuto l’allontanamento da casa? Cosa consigli ai giovani che vorrebbero intraprendere il tuo stesso percorso?

Ho avuto la fortuna di essere molto motivata nel volere studiare per intraprendere questo mestiere e questo mi ha regalato quella determinazione necessaria che è necessaria per il distacco. In Sicilia non c’era quello che volevo studiare o perlomeno non ai livelli che volevo io. Consiglio vivamente di ascoltarsi: qualunque mestiere si voglia intraprendere, qualunque cosa si desideri fare (nel rispetto di non fare male al prossimo, s’intenda) va ascoltata. Solo mantenendo un contatto con i nostri desideri e le nostre attitudini possiamo non seminare rimpianti nel percorso che intraprendiamo, qualunque esso sia.

In quali film, serie tv o spettacoli teatrali potremmo vederti in futuro?

È stato un anno particolarmente intenso e mi vedrete in vari progetti, tutti molto diversi tra di loro. Da “Malarazza” di Giovanni Virgilio per il grande schermo, accanto a Paolo Briguglia e Lucia Sardo e ad altri colleghi siciliani bravissimi, a due episodi rispettivamente in “Non Uccidere 2” e “Il commissario Montalbano” per la televisione, a “Tu mi nascondi qualcosa” ancora al cinema per la regia di Giuseppe Lo Console, accanto ad Alessandro Tiberi, Giuseppe Battiston, Rocco Papaleo e tutto il resto del cast meraviglioso che ha partecipato.

Ti ringraziamo molto per essere stata con noi. Grazie a voi per l’attenzione e la curiosità.