Marco Ferrero Iconize
Marco Ferrero Iconize

Intervista a Marco Ferrero alias Iconize, tra sogni e progetti

Marco Ferrero è un ragazzo pieno di talento e radioso come il sole, che ha saputo districarsi nel fluido mondo dei social, affermandosi e portando alla notorietà la sua creazione, Iconize.

Marco ha 26 anni ed ha alle spalle un gran numero di collaborazioni importanti. Il suo successo deriva dall’abilità di combinare le sue passioni con il lavoro.

Un districato mondo in salita che ha saputo, però, regalargli anche tante soddisfazioni. Cresciuto con una macchina fotografica in mano, è riuscito a incanalare tutta la sua creatività, diventando sempre più bravo e ampliando i suoi confini.

Le aziende che decidono di collaborare con lui si ritrovano davanti ad un pacchetto ben confezionato di creatività e bravura, non un semplice fotografo, ma anche un art director, video maker, location scouter e tanto altro. Ciò che forse rende palese la differenza con molti altri suoi colleghi, è la passione con cui Marco si dedica al suo lavoro, una passione che viene riconosciuta e scelta da colossi come Hogan, Calvin Klein e Tezenis.

Quando abbiamo incontrato Marco Ferrero per intervistarlo, si è resa subito manifesta la sua simpatia e disponibilità. Il suono della sua risata, semplice e spontanea è qualcosa che rimane e quasi diventa contagiosa, come il suo modo leggero di presentare il suo lavoro e la delicatezza di come sta vivendo la sua vita.

Una domanda a metà tra il lavoro e la tua vita. Se ti soffermi a guardare indietro, da quale momento hai iniziato a realizzare i tuoi obiettivi?

Sicuramente dal video che feci 4 anni fa, da quel video ho capito che avrei potuto iniziare a fare questo tipo di carriera, perché notai che sui social e anche al di fuori, cominciavano a parlare di me e delle mie doti, ad essere visto non solo come un ragazzetto che stava sui social network. Dopo quel video iniziarono ad apprezzarmi un po’ di più e capivo che realmente io potevo trasformare la mia creatività o comunque il fatto di fare video, regia, viaggi o comunque foto da solo, il mio lifestyle, la mia vita come un lavoro vero e proprio, quindi secondo me tutto iniziò quattro anni fa.

I social ormai raggiungono numeri altissimi in fatto di utenza, quanto è difficile per il tuo lavoro mantenere standard competitivi?

Allora, in realtà è molto difficile, perché ogni giorno ci sono lavori che mi arrivano, sono contento del mio calendario di lavori, ma ogni giorno devi metterti in gioco e come se tu avessi una sorta di reality show a portata di mano, tramite il telefono e i social. Ogni giorno tu devi cercare di dare qualcosa alle persone che ti seguono, se tu le fai annoiare ovviamente i numeri diminuiscono e non è facile sapersi sempre reinventare. Io credo di riuscirci, nel senso che ho una vasta gamma di idee e cose da fare tra viaggi e video per stupire le persone che mi seguono, ma non è facile, non è tutto come sembra, bello, pulito, ovattato come appare su Instagram. Non è per niente semplice secondo me.

A proposito di mondo bello e ovattato, i tuoi lavori come quelli dei tuoi colleghi sembrano delle copertine patinate, in realtà è una gran fatica?

Ci lavoro tanto, come altri ragazzi che conosco, che ci mettono davvero tutto. Anche perché, il seguito che abbiamo, a volte, sembra che ci si dimentica di averlo, perché rientra in una sorta di routine, ma bisogna sempre ricordarsi che ciò che facciamo è sempre sovraesposto. Raggiunge un nucleo davvero grande di persone, quindi meglio lo fai e anche meglio per te e per il futuro, per quello che ti ritorna.

Fino a qualche anno fa i giovani ambivano a diventare showgirl, veline, calciatori, oggi invece, sembra che tutti abbiano questa mania di diventare influencer sui social, senza però, sapere tutto il lavoro che c’è dietro e di cui mi hai accennato. Cosa possiamo consigliare ai giovani che ambiscono a questo mondo?

Secondo me loro vedono questa cosa un po’ più arrivabile, invece, ai tempi c’erano provini da fare, era diverso. Oggi tutti hanno alla portata di mano i cellulari con i social network ed è anche semplice acquistare dei follower e vedono questa cosa abbastanza semplice, ma non è così. E’ diventato uno stereotipo del facile, che poi,  puoi comprare numeri, qualsiasi cosa su Instagram, ma se poi il pubblico non è reale, non puoi lavorarci. Quindi è vero, appare più facile. Con i social abbiamo creato un nuovo lavoro che appare più arrivabile rispetto a ciò che è in realtà.

Parliamo di aziende. Tante hanno investito su di te e molte ti scelgono. Tu con quali criteri, ora che sei più affermato, scegli le tue collaborazioni? Sei diventato più selettivo o accetti tutto?

Io non sono uno che se la tira per niente. Ho un approccio con tutti, in maniera molto friendly con chiunque. Non schifo il lavoro, nel senso che se mi arriva una proposta da un brand nuovo o sconosciuto, io ci lavoro. E’ il nostro lavoro, noi dobbiamo far conoscere nuove tendenze, nuove aziende, quindi secondo me è giusto dare la possibilità a tutti di lavorare con un influncer. Certamente cerco di avvicinarmi con chi mi è più affine, nel mio stile. Magari non sponsorizzerei un kilt, ma magari se è un brand di una nuova macchina fotografica appena uscito, perché no? Poi giustamente se mi arriva un lavoro dalla Apple o dalla Huawei o marchi più conosciuti, io sono felicissimo. Ma bisogna dar spazio a questi nuovi brand che vorrebbero farsi conoscere.

Marchi e aziende nel cassetto, con cui vorresti lavorare? Magari se questi brand ci leggono, potremmo fare un appello.

Allora, non mi dispiacerebbe lavorare con marchi come DjI o GoPro, mi piacerebbe un sacco. Non ci ho ancora lavorato ma ci arriverò! Anche perché la uso sempre, la maggior parte dei miei video sono fatti con GoPro quindi sarebbe un bel sogno fare un viaggio con loro, uno di quelli itineranti, in posti esotici, experience, fasi e situazioni estreme… Mi piacerebbe!

Non vorrei immischiarmi nella tua vita privata, ma la nota di costume piace a tutti! Ti lascio a ruota libera, raccontaci qualcosa di te.

Io posso dirti, che poi sono cose che pubblico anche sui social, come il mio ragazzo. Sto avendo una delle relazioni più belle che io abbia mai avuto, forse una delle più sincere e vere. Non riesco mai a staccarmi da lui. Ad esempio lui doveva partire due giorni fa e alla fine è ancora qui, perché voglio che rimanga qui. Spero si stabilisca a Milano presto. Sono molto felice di quest’esperienza che sto vivendo.

Dalle foto si evince che state bene insieme, siete troppo carini, sembrate quasi una pubblicità.

E’ una persona molto creativa è facile fare qualcosa insieme a lui, non lo faccio in maniera forzata, anzi in maniera totalmente naturale, quindi sono anche felice di condividere delle foto del genere sui social. Sai quanti messaggi mi arrivano da ragazzini o ragazze che mi raccontano della loro vita, che non sanno cosa provano o di chi sono innamorati. Può sembrare stupido, però, ricevere questi messaggi, bellissimi. Sono felicissimo di comunicare per messaggio con loro.
Inoltre, la mia vita ormai è sui social, mi piace condividere le cose che mi fanno star bene, quindi sono felice di condividere la mia vita sui social, lo faccio con gioia e con impegno.

Un periodo che va a gonfie vele, a livello lavorativo, visibilità, amore. Ma cosa fai nel tempo libero, Marco come si diverte?

A me piace fare video. Io il tempo libero lo odio. A me piace essere sempre occupato. Il mio tempo libero lo trascorro a fare ciò che mi piace. Ad esempio quando è stato il primo Maggio, gli altri erano contenti di non lavorare, ma per me…Che palle!

Benito Dell'Aquila