Intervista a Luisa Lombardi di Cromos: “L’armocromia? una consapevolezza in più per apprezzare le nostre unicità”

Da tempo ormai, anche grazie ai contenuti diffusi sui social, il concetto di armocromia si è andato diffondendo. Ma come potremmo spiegarlo a chi non lo conosce? E soprattutto perché si dovrebbe conoscere? Queste le domande da cui siamo partiti per approfondire l’idea di Luisa Lombardi, imprenditrice Under30, founder della startup Cromos. Un’idea sviluppata nel 2021 con l’intento di indirizzare gli utenti alla scoperta della loro stagione armocromatica, ma soprattutto con l’obiettivo di essere la piattaforma per un nuovo approccio al mondo del fashion, più targettizzato, più sostenibile e tech.

 Luisa, come spiegheresti il concetto di armocromia?

“L’armocromia è una scoperta, un percorso, un modo per conoscere meglio anche se stessi. Fa parte della consulenza d’immagine e consiste nell’analisi dei nostri colori naturali e di alcune caratteristiche. Come ad esempio il mix cromatico di occhi-capelli-pelle, sottotono, intensità, e contrasto, per poi andare a definire la nostra palette cromatica, detta anche ‘stagione armocromatica’ (summer, winter, autumn, spring).

In base alla nostra stagione di armocromia, avrò una palette colori di riferimento che meglio valorizzerà i miei colori naturali, perché appunto in armonia con essi. Ad esempio io essendo una Summer, prediligerò dei colori freddi, non troppo accesi e con una punta di grigio o di blu. Diversamente sarò meno valorizzata da colori molto accesi o molto caldi. L’armocormia però deve essere solo una consapevolezza in più per apprezzare le nostre unicità e per fare acquisti mirati, consapevoli e soprattutto personalizzati”.

Esistono filtri, giochi e consulenti di immagine improvvisati sui social network, ma l’armocromia è qualcosa di più serio, una materia studiata ed un lavoro a tutti gli effetti. Eppure, non è democratica, in che senso?

“L’armocromia, o meglio l’analisi del colore, è una teoria con delle indicazioni e parametri scientifici ben definiti e la professione di consulente d’immagine, è un lavoro a tutti gli effetti. Detto ciò dipende sempre dal tipo di approccio e dal bisogno che spinge una persona a fare una consulenza di armocromia. Ci sono persone che si affidano alle consulenti d’immagine perché hanno bisogno di ritrovare fiducia in sé stessi, o semplicemente per il bisogno di avere un guardaroba funzionale o per sentirsi più sicuri. Altri invece che possono approcciare un modo più “leggero” magari per semplice curiosità. E quindi come primo approccio giocano con i filtri IG o fanno test online e successivamente magari si convincono a fare una consulenza dal vivo.

Sicuramente quello che consigliamo noi di Cromos è di affidarsi a test che abbiano alla base uno studio e una ricerca, come ad esempio Cromos AI la nostra intelligenza artificiale che è stata istruita da consulenti d’immagine che lavorando a stretto contatto con gli sviluppatori hanno reso pop e a portata di tutti la scoperta della propria palette cromatica”.

Sulla base di queste considerazioni nasce, appunto, Cromos. Uno strumento che rende l’armocromia e la consulenza d’immagine alla portata di tutti grazie all’intelligenza artificiale. Cos’è e come funziona? E in che modo incoraggia alla sostenibilità?

“Cromos è la prima piattaforma in cui l’esperienza della consulenza d’immagine è digitalizzata e totalmente pop. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di offrire a tutti un consulente d’immagine on pocket. Il test in app è molto semplice: si scatta una foto seguendo attentamente le istruzioni indicate (capelli raccolti, sfondo neutro, completamente struccati e con luce naturale) e dopo aver risposto a poche e semplici domande l’app rileva la forma del viso e la stagione di armocromia. Si passa poi alle domande sulla bodyshape e si completa in pochi minuti la consulenza d’immagine in app.

Avere consapevolezza delle proprie caratteristiche univoche è importante per iniziare ad acquistare in modo consapevole senza farci ingannare da proposte o trend ‘per tutti’. Se acquisto solo ciò che davvero valorizza me le mie forme e i miei colori, sarò quindi più soddisfatta del mio acquisto e difficilmente farò un reso. Il giusto prodotto al giusto cliente, può rendere i clienti più sostenibili e dare alle aziende la possibilità di targhettizzare al meglio l’offerta e la comunicazione”.

Un progetto, quello di Cromos, in linea con la tua formazione in Fashion Business and Management, e i tuoi interessi sull’aspetto psicologico della moda. Quando hai capito che fosse il momento di lanciarti in questa nuova e colorata avventura?

“Non c’è stato un momento, ci sono state una serie di piccole cose che mi hanno portato a prendere la decisione di dedicare il 100% delle mie forze e risorse a Cromos. Sicuramente la mia formazione in fashion business mi ha dato gli strumenti per rendermi conto del potenziale dell’idea. Ho percepito subito, già nel 2019, che lo shopping personalizzato secondo armocormia e shapes theory sarebbe diventato un trend e le dinamiche di domanda e offerta avevano bisogno di una novità di questo tipo a parer mio.

Ho sempre lavorato con passione fin subito dopo la laurea, ma sentivo di non riuscire ad esprimere al 100% la mia creatività e il mio potenziale. Quindi ho approfittato del primo lockdown che è arrivato proprio in un periodo di incertezze per la mia vita professionale, e ho deciso così di dedicarmi completamente allo sviluppo dell’idea, e dell’app stessa. E dopo tanti sacrifici, alti e bassi abbiamo avuto i primi risultati positivi”.

Grazie a Cromos hai la possibilità di unire questi interessi con le nuove tecnologie. In che modo pensi che queste ultime possano valorizzare il settore del fashion, considerando, tra l’altro, che la startup si rivolge anche agli e-commerce?

“L’impatto di Cromos sul mondo fashion porta diversi benefici. Lato utente c’è sicuramente uno strumento pratico e veloce che permette una consulenza d’immagine e successivamente uno shopping personalizzato con una conseguente soddisfazione post acquisto data dalla consapevolezza di se stessi e quindi delle proprie scelte.

Per le aziende i benefici sono molteplici. Se io avessi un e-commerce utilizzerei subito Cromos AI per offrire un servizio unico ai miei clienti ovvero il test e la categorizzazione dei prodotti. Avrei così clienti più soddisfatti dei loro acquisti, diminuendo i resi e soprattutto raccoglierei informazioni preziose, sui miei clienti.

Le aziende oggi sanno tutto di noi: se amiamo il mare alla montagna, se preferiamo il cane al gatto, forse sanno anche se abbiamo l’amante, MA non sanno quali colori valorizzano il mio incarnato o quale modello di pantalone è più adatto alla mia bodyshape. Avere queste info sulla profilazione utenti darebbe modo agli e-commerce e quindi alle aziende di veicolare al meglio la produzione dei prodotti, la distribuzione e soprattutto la comunicazione che sarà sempre più mirata”.

Come descriveresti i risultati ottenuti da Cromos sino ad oggi?

(Dato che più di 150 mila utenti hanno già scaricato l’app. Inoltre, Cromos ha appena chiuso il suo primo round di investimento da 200mila euro).

 “In linea con la crescita del trend e con la crescita del team. Ogni passo è stato fatto con lavoro, passione e costanza, credendo sempre e ogni giorno di più nel progetto e tenendo sempre ben a mente l’obiettivo finale. I risultati ottenuti sono molto incoraggianti e siamo felici che il mercato ci stia dando riscontro rispetto all’utilità della nostra innovativa tecnologia. Abbiamo tante novità in serbo anche in merito all’app per gli utenti finali.”

Pensi che l’armocromia sia solo un fenomeno di passaggio o un concetto di cui sentiremo sempre più parlare? 

(La domanda è frutto di una considerazione nata sempre sui social. Luogo in cui molte influencer rinunciano a fare una consulenza e invitano a vestirsi un po’ come si vuole).

“Le curve e le diffusioni di un trend sono in continua evoluzione, oggi i big data ed AI ci danno interessanti previsioni. Ma ti faccio un esempio: il trend streetwear che diventa globale negli anni 90’ ha influenzato così tanto il mondo della moda che oggi abbiamo delle sneaker di Chanel, uno dei brand più storici, eleganti, raffinati ed esclusivi del mondo. Solo 5 anni fa se provavi a dire una cosa del genere venivi preso per ‘pazzo’!

Non si possono sapere i risvolti che prenderà il trend dell’armocromia. Cromos è pronta a cogliere in modo innovativo ciò che il mercato ci chiederà. In merito al consiglio delle influencer, lo condivido, però solo se come mi vesto mi fa sentire bene prima di tutto con me stessa e poi anche con gli altri. Questa è l’essenza di Cromos e dell’armocromia”.

Come e dove si prepara ad affrontare le tendenze future Cromos?

“Essendo noi sempre alla ricerca di innovazione per natura, ci stiamo preparando ed entrare ancora di più nel mercato dell’iper personalizzazione nel fashion, che dominerà nei prossimi anni. Stiamo sviluppando nuovi algoritmi e servizi per offrire ai nostri utenti e soprattutto agli e-commerce una suite di soluzioni sempre legata ai colori e alle forme, ma che non si limita solo a dare queste informazioni ed a offrire il giusto prodotto al giusto cliente su un portale web.

Non posso fare spoiler, ma vi terremo aggiornati con le prossime imminenti novità!”

 

 

Giulia Grasso