Intervista a Ditta Marinelli: “Parole di vetro” è il singolo d’esordio

“Parole di vetro” è il brano d’esordio di Ditta Marinelli, duo romano formato da Alessandro Marino, compositore, vocalist e front man, e Fabrizio Belli, chitarrista e autore, figli del rock inglese e del cantautorato, che si distinguono per il loro stile autentico e personale, con testi mai scontati e un sound in continua sperimentazione ed evoluzione.

Arrangiato e prodotto da Matteo Costanzo, scritto e composto da Alessandro Marino e Fabrizio Belli, prodotto da Bollettino Edizioni Musicali e distribuito da Artist First, “Parole di Vetro” è un viaggio introspettivo alla ricerca del proprio “Io”, diviso tra la voglia di rivalsa e l’ansia per il futuro.

Chi è la Ditta Marinelli?

La Ditta Marinelli è un progetto musicale “aperto”; per ora, un duo musicale formatosi poco più di un anno fa. Abbiamo iniziato a suonare per i locali di Roma con un’altra band, in seguito abbiamo deciso di proseguire come duo iniziando a lavorare al nostro progetto di musica inedita. Questa collaborazione è iniziata per un bisogno da parte di entrambe di esprimere le proprie emozioni e riflessioni attraverso la musica, nonché per la sintonia che ci unisce da anni.

Perché avete deciso di chiamarvi così?

Il nome del progetto nasce  dall’idea di fabbrica, un’officina, che potesse sfornare ogni giorno nuovi spunti e nuove idee, come d’altronde è sempre stato il rapporto molto prolifico che ci lega; “Marinelli” invece, è un mix dei nostri cognomi (Marino e Belli), un’idea simpatica e intuitiva per dare un nome a questa “Ditta”.

Quali sono i pro e i contro di essere un duo?

Essere un duo ha notevoli pro a livello organizzativo: la velocità di decisione, la facilità di giungere velocemente a un accordo sia nella scrittura che nell’organizzazione della strategia di divulgazione, la complicità immediata e la possibilità di vedersi praticamente tutti i giorni. Dall’altra parte tutti contro derivano sicuramente dall’aspetto live che, se non supportato da un’adeguata strumentazione, potrebbe risultare scarno nonostante la nostra sintonia sul palco, a nostro avviso sia, sia comunque percepibile.

Parole di vetro è il singolo di debutto. Quali sono i suoi punti di forza?

“Parole di vetro” è una canzone a cui siamo molto legati; oltre ad essere il nostro singolo d’esordio e realmente una tra le prime canzoni che abbiamo scritto (se non forse proprio la prima). A nostro avviso la sua forza sta nel raccontare una situazione condivisa e riscontrabile in molti ragazzi della nostra generazione: un conflitto interiore riguardo cosa fare della propria vita, in bilico tra la voglia di realizzare i propri obiettivi e la realtà dei fatti che ti presenta questi obiettivi come irraggiungibili e infantili. La canzone vuole rappresentare un momento di raccoglimento introspettivo in cui fare “mente locale” bilanciando desideri, capacità e soluzioni.

 

Quali sono per voi le parole di vetro? (facciamo degli esempi)

Le parole di vetro sono le idee e i desideri che nascono nell’intimità artistica di ognuno di noi, sono il primo approdo “reale” del nostro pensare che molto spesso si scontra con la cruda realtà. La fragilità di queste parole è data dalla loro estraneità rispetto al contesto, dalla loro ineffabilità in quanto fantasticanti e a tratti infantili, ma allo stesso tempo simboli di una delicatezza e di un’ingenuità, sintomi di un animo “puro” che alberga in ognuno di noi.

 

Cosa c’è in programma per i prossimi mesi?

Nell’ultimo anno abbiamo lavorato per far sì che l’uscita dell’album sia il prima possibile: la composizione e la stesura dei pezzi c’è, ora stiamo lavorando sull’arrangiamento. Puntiamo a far uscire il prossimo singolo a settembre e un album a fine anno. Incrociamo le dita.

Sandy Sciuto