Paesaggisticamente è di grande fascino Rocchetta Sant’Antonio, “castello a cielo aperto” disposto tra la roccia e il cielo, con sullo sfondo le pale eoliche a fare da cornice mozzafiato.
Mozzafiato quanto un vento gelido e secco d’inverno, che scalda il cuore alle viste panoramiche che vanno dai monti della Daunia alla Capitanata, in un’area di confine tra Puglia, Basilicata e Campania.
Rocchetta Sant’Antonio è una perla della provincia di Foggia, dalle emozioni uniche nel suo nucleo più alto: il suo castello, le vie attorno e i capolavori della chiesa Matrice sono materia avvolgente di una storia di grande fascino.
CASA DI SOGGIORNO DI DE SANCTIS E NATURA CIRCOSTANTE
“La Poetica” la definì il noto critico letterario “fondatore” della Letteratura Italiana Francesco De Sanctis, che qui trovò soggiorno quando s’innamorò di un’abitante del luogo. L’amore contribuì a fargli apprezzare facilmente le case dai bei giardini e le colline tutt’intorno, dove ancora oggi si può incontrare, anche se raramente, il lupo appenninico. Ai piedi di Rocchetta, invece, sorge il limpido fiume Ofanto, nelle cui acque sguazza la lontra, uno dei simboli della salubre vita che caratterizza più di tutti questo posto ricco di candore tutto da scoprire.
CASTELLO E CENTRO STORICO
Della fortezza dei normanni, i quali s’impossessarono nel 984 di questo territorio, s’ammirano oggi solo i resti. In epoca medievale il borgo divenne feudo dei D’Aquino e, nel 1507, vide la costruzione di un nuovo castello, d’ispirazione rinascimentale e caratterizzato da tre torri di forma ogivale. La forma del torrione è assai singolare, sembrando la sagoma di una nave che getta la sua ombra sulle minuscole “barche”, che sono in realtà le casette vicine, adornate da archi e pietre lavorate dagli scalpellini locali. Tra i vicoli e la panoramica è possibile ammirare incantevoli scorci e magnifici esempi di architettura antica integrata nel contemporaneo.
CHIESA MADRE
È l’edificio di culto più imponente del paese ed è dedicato all’Assunzione della Beata Vergine Maria. La chiesa fu eretta a metà del XVIII secolo e all’interno custodisce stucchi policromi, un coro ligneo, maestosi altari marmorei e altre opere pregiate, come la tavola cinquecentesca della “Madonna del Cardellino” di Giaquinto.
Borgo pulito, borgo accogliente, Rocchetta ha una Pro Loco molto attiva, chiese dove si sprigiona un forte senso di pace spirituale, un’ottima realtà quale l’Associazione Liberamente e la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, che significa qualità, pulizia ed accoglienza!
Un posto così vi aspetta non come turisti, ma come ospiti!
Le foto e la clip sono di Christian Liguori: buon viaggio!