In viaggio con Social up, alla scoperta di Latina

“L’architettura della Chiesa di San Marco in Littoria si riflette nella semplicità del suo linguaggio progettuale misto a pietra naturale ancora lontana eco del carattere rurale originariamente inteso, che avrebbe dovuto caratterizzare la città come oggetto del ruralesimo fascista, ma si perse rapidamente nell’urbanizzazione di Littoria come capoluogo di una nuova provincia. […] La chiesa di Frezzotti trasmette un senso di indecisione che tradisce il vecchio dilemma dell’armonia tra tradizione e modernità”.

Queste le parole di un suggestivo commento dell’architetto Luigi Monzo alla cattedrale di San Marco a Latina, funzionale a comprendere meglio anche il territorio.

Da oggi c’è una grande novità: si viaggia anche per le città, insieme a Social up!

Prima tappa di questo nuovo viaggio che abbiamo deciso di intraprendere con voi è Latina, capoluogo di provincia del basso Lazio e città di recente fondazione, avvenuta nel Dicembre 1932 per volere di Benito Mussolini, in seguito ad un processo di bonifica attuato nell’Agro Pontino.

Dalla pianta ottagonale che le conferisce un aspetto simmetrico ancora oggi, Latina prima si chiamava Littoria e deve il suo piano urbanistico ad Oriolo Frezzotti.

La visita non si esaurisce nel suo centro storico, poiché il comune comprende anche un tratto di litorale molto bello per il mare incontaminato; tuttavia, quali sono le 5 bellezze da non perdere di quest’elegante e pieno di verde luogo che sembra sospeso in una dimensione spazio-temporale altrui?

PIAZZA DELLA LIBERTÀ

Fu aperta quando Littoria assurse al rango di capoluogo di provincia, come ricorda il Palazzo del Governo qui presente ed oggi sede della Prefettura, un enorme edificio dalla facciata in travertino con stemmi e sculture.

PARCO PUBBLICO

Confinante con la piazza appena descritta, l’immenso spazio verde incontaminato è organizzato secondo la prospettiva geometrica imposta dal piano regolatore e di ampliamento predisposto nel 1935.

PIAZZA DEL POPOLO

Cuore di Latina, ci si arriva meglio tramite via Diaz: al centro dello spazio circolare campeggia la sfera in travertino del monumento all’Acqua, realizzato nel 1939. Degno di nota il Municipio con la sua torre civica, nonché il massiccio Palazzo dell’Intendenza di Finanza.

PIAZZA DEL QUADRATO

Lo slargo corrisponde al nucleo originario dell’insediamento ed è ornato da gruppi di statue in tufo e da vasi di frutta a simbolo della bonifica.

MUSEO DELLA TERRA PONTINA

Ha sede nello storico palazzo dell’ex Opera nazionale combattenti questo museo che documenta la storia del territorio dalla pre-bonifica alla trasformazione dell’Agro. È suddiviso in 5 sezioni: malaria, pre-bonifica, bonifica idraulica, appoderamento, trasformazione agraria e nel suo giardino sono esposte attrezzature e macchine agricole dell’epoca.

Razionale, simmetrica e piena di parchi, ma con morbidezza a differenza della “città della Madunnina” piena di grigiore.
Colorata ed emozionante, ti entra dentro per i suoi ampi viali: dopo Roma è la seconda “città aperta” d’Italia.
Latina è più turistica (e non fascista!) di quanto si possa immaginare!
Movimento Idea
Le foto, eccetto l’ultima, e la clip sono di Christian Liguori.
.

Christian Liguori