In viaggio con Social Up, alla scoperta di Galtellì

Aggraziata e di “Grazia” si presenta Galtellì ancora oggi nella Sardegna nuorese. Il paese della Baronia costituisce, infatti, il fulcro del romanzo “Canne al vento“, il capolavoro di Grazia Deledda, vincitrice del premio Nobel per la letteratura nel 1926.

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Per celebrarla, questo luogo è diventato un parco letterario completamente dedicato alla scrittrice, di cui quest’anno ricorre il centocinquantenario della nascita.

 

“… ecco a un tratto la valle aprirsi e sulla cima a picco d’una collina simile a un enorme cumulo di ruderi, apparire le rovine del Castello…”.

Sardinia Natour

 

Così recitano alcune parole del celebre romanzo, evocando scenari poetici in chiunque desideri soltanto visitare questo gioiello della regione che sorge sulle rive del fiume Cedrino ai piedi del monte Tuttavista.

 

Sede vescovile sino al 1495, cosa offre questo paesello a chi vi giunge? Scopriamolo insieme!

 

La Nuova Sardegna

SANTISSIMO CROCIFISSO

Chiesa famosa per custodire un popolarissimo Cristo ligneo, citato nel libro della Deledda. Edificio in stile gotico catalano risalente alla fine del ‘400 e a navata unica. Il suo campanile è simbolo dell’intero paesaggio urbano.

SANTA CROCE

Chiesetta medievale umile come le lastricate viuzze di irregolari sanpietrini di basalto che vi portano, presenta al suo interno un paliotto d’altare finemente lavorato e un altro bellissimo Crocifisso. Durante la Settimana Santa è teatro di importantissimi ed irrinunciabili riti.

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EX CATTEDRALE DI SAN PIETRO

Un complesso costruito in periodo giudicale e divenuto sede vescovile nel 1138. L’interno, che in “Canne al vento” accoglie le preghiere e i canti delle donne del paese, è diviso in tre navate, con un presbiterio affiancato da due cappelle. Domina il tutto anche un ciclo di affreschi del XII-XIII secolo con vicende dell’Antico e del Nuovo Testamento.

 

CASA DELLE DAME PINTOR O MARRAS

Presente nel romanzo, fa rivivere le emozionanti atmosfere del libro e si presenta in buono stato. È una dimora settecentesca nobiliare convertita a museo etnografico, con oltre duemila oggetti che rappresentano la memoria della cultura popolare del luogo, come utensili dell’ambiente pastorale e contadino, manufatti in legno e in tessuto, oggetti che scandivano un tempo i ritmi d’una vita lenta di lavoro e sacrifici.

 

Sardegna Reporter

CASA NATALE DI GRAZIA DELEDDA

Oggi museo, attraverso cimeli e suggestioni racconta la vita e la storia di una grande artista come Grazia Deledda. Concludiamo la visita con alcune dolci parole tratte sempre dal suo romanzo:

“... il panorama melanconico roseo di sole nascente, la pianura ondulata con le macchie grigie delle sabbie e le macchie giallognole dei giuncheti, la vena verdastra del fiume, i paesetti bianchi col campanile in mezzo come il pistillo nel fiore, i monticoli sopra paesetti e in fondo la nuvola color malva e oro delle montagne Nuoresi…

 

E-Borghi

Vi è venuta voglia di visitare ora Galtellì e dintorni? Speriamo proprio di sì.

Christian Liguori