Il virus non circola nell’aria: la bufala gira per il web, ma non smettiamo di utilizzare le mascherine per proteggerci dal coronavirus

Il direttore responsabile dell’Oms, David Heymann,  ha annunciato alla Bbc che “sono in corso degli approfondimenti sulle  ultime evidenze scientifiche”, secondo alcuni studi  scientifici la diffusione del coronavirus può avvenire anche attraverso l’aria, e non soltanto con il contatto.

Per elaborare delle teorie più approfondite occorrono settimane o addirittura mesi, quello che in realtà sappiamo sul coronavirus è poco o niente, se finora si è supposto che il contagio venisse esclusivamente per contatto con i droplet legate alle emissioni salivari, adesso tutto si rimette in gioco, troppi contagi  anche negli ospedali tra operatori sanitari. Il Covid-19 in aerosol, quindi non nel respiro normale ma quello prodotto dalle macchine, potrebbe rimanere attivo per molte ore. E sono proprio le rianimazioni i luoghi dove allora la stana potrebbe saturarsi di aria infetta e senza adeguate protezioni medici e infermieri sono a grandissimo rischio.
Lo studio a cui si riferisce l’Oms e che sta mobilitando un po’ tutte le autorità sanitarie mondiali è quello pubblicato su Jama e condotto da Lydia Bourouiba del Massachusetts Institute of Technology MIT di Cambridge e anticipato qualche giorno fa dal Corriere. La ricerca ha indagato la velocità, la permanenza in aria e distanza percorsa dalle goccioline di saliva emesse da pazienti che possano trasmettere malattie invettive come l’attuale COVID-19. È emerso che uno starnuto crea una nuvola sia di droplets sia di goccioline piccole che può arrivare fino a 8 metri di distanza. Le goccioline emesse con starnuti e tosse di persone infette possono viaggiare fino a due metri e poi cadono per la forza di gravità. L’aereosol, che sono goccioline più piccole, può però restare sospeso in aria e raggiungere distanze maggiori come ha chiarito questo studio. «Non creiamo però troppa agitazione – avverte il virologo Fabrizio Pregliasco – perché è vero che gli studi indicano una potenzialità di dispersione ambientale maggiore ma parliamo sempre di ambienti chiusi e contesti ospedalieri. All’aperto non ci sono pericoli».
Iss frena: “Nessuna evidenza sulla circolazione nell’aria aperta” – “Non abbiamo evidenze per dire che il virus circola per aria, ma per quanto oggi sappiamo si conferma che le trasmissioni per droplet e contatto sono le principali, che veicolano le infezioni soprattutto in comunità. Per via aerea era noto in determinati contesti e con determinate procedure, soprattutto in ambito sanitario”. Lo ha detto in una conferenza stampa il presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro. Sulla circolazione del virus per aria, il direttore del Dipartimento di Malattie Infettive dell’Iss, Gianni Rezza, ha precisato: “Al di fuori degli ambienti chiusi certamente possiamo escluderlo“.
I dubbi sollevati, fanno si che negli Stati Uniti è stato consigliato a tutti l’utilizzo delle mascherine in pubblico.
La stessa Oms, che per adesso  sconsigliava l’uso delle mascherine per tutti, ha ripreso il concetto rivedendo le sue posizioni. Se prima indicava l’utilizzo prevalentemente per tutto il personale sanitario, evitando l’utilizzo per esempio al di fuori di luoghi pubblisi se non fortemente a rischio di contagio, adesso, con i nuovi dati sulla presenza del virus nell’aria la situazione è diversa. La mascherina potrebbe essere un’arma in più per fermare la pandemia. L’Oms potrebbe quindi tornare sui propri passi e consigliarne se non addirittura imporre l’uso delle mascherine sui mezzi pubblici e nei luoghi di lavoro dove non si può garantire la distanza di un metro tra i lavoratori. E poi anche per i familiari che assistono un contagiato in casa. Tutti in questo caso dovrebbero indossare una mascherina.
Regola ferrea rimane in ogni caso, il mantenimento delle distanze, si consiglia l’uso delle mascherine tenendo ben presente di utilizzarle con attenzione, coprendo bene il naso, e facendole aderire bene al volto. Attenzione anche a maneggiare dopo l’uso le mascherine stesse, la parte esterna non deve essere mai toccata, altrimenti si aumenta il rischio del contagio.
Alessandra Filippello