“Tutti vogliano viaggiare in prima”, canta Luciano Liguabue in una sua celebre canzone. E di certo è impossibile dargli torto. Tutti amano viaggiare, ma non tutti amano farlo allo stesso modo. Alcuni preferiscono viaggi in aereo, in macchina oppure in nave. Altri ancora preferiscono un semplice zaino in spalle e una partenza all’avventura. Se pur quest’ultima tipologia sia molto in voga negli utlimi anni, una vacanza “all-inclusive” serviti e riveriti in un hotel a 5 stelle ha sempre il suo fascino. E’ quello che ha avrà pensato il protagonista della storia di oggi che in quanto a viaggi in prima classe è il numero uno. Il suo nome è Barbie ed è un geco che dalle isole Barbados ha raggiunto il Regno Unito comodamente a bordo di un reggiseno. Sembra una leggenda metropolitana, invece no, è tutto vero.
A raccontare la strana storia è stata Lisa Russell, un’estetista inglese che ha fatto da “taxi” all’animale. Nel disfare le valige al suo ritorno a Rotherham, nel South Yorkshire, Lisa ha trovato una piacevole sorpresa: un geco nei bagagli. “Quando si è mosso, ho iniziato a urlare. Non è quello che ti aspetti di trovare nel tuo reggiseno dopo un viaggio di 4.000 miglia (circa 6500 chilometri n.d.r.)” ha raccontato la donna. “Il piccolo geco è stato fortunato perché il reggiseno era sopra la mia valigia sul mio mucchio di abiti pulitio. Dato che faceva così caldo là fuori, non mi sono preoccupato di indossarne uno”, ha aggiunto l’estetista. E il geco si è pure preso un bel rischio visto che la donna, per chiudere la valigia, ci si è seduta sopra visto che era piena zeppa. Ma che fare adesso dell’animale?
Una volta ripresa dallo shock, Lisa si è subito preoccupata di trovare una casa al geco Barbie, contattando la “Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals”, un ente di beneficenza che opera in Inghilterra e nel Galles e che promuove il benessere degli animali. Nonostante le lunghe ore di viaggio e le precarie condizioni, l’ispettore che ha visitato Barbie l’ha trovata in ottima salute. Ora l’animale è stato affidato a un specialista di rettili perché rilasciarla nel Regno Unito non solo sarebbe illegale, perché non è una specie autoctona, ma anche perché non sopravviverebbe al clima inglese.