Il salmone di Claudio Cerati e la filosofia controcorrente di Upstream

Upstream è un marchio che ha portato un forte spirito innovativo nel settore della vendita del salmone affumicato. L’obiettivo del brand creato da Claudio Cerati è quello di fare in modo che i consumatori non siano solo attirati e coinvolti dagli alti standard di qualità del prodotto, ma compiano anche un acquisto consapevole, essendo informati delle caratteristiche nutrizionali e quindi dei benefici per la salute. Il mercato attuale di Upstream è soprattutto italiano, ma non mancano clienti nel resto d’Europa.

Che cosa propone lo shop online di Upstream

Navigando tra le pagine dello shop online di Upstream ci si può imbattere, un po’ a sorpresa, non solo nei vari tagli di salmone affumicato, ma anche in una ricca e interessante gamma di accessori brandizzati. Essi possono essere considerati una sorta di completamento fisiologico dell’esperienza del marchio, perché comprare il salmone Upstream è solo il primo passo. Ecco, quindi, i piatti, il coltello e il tagliere: accessori che contribuiscono a rendere il servizio del salmone più gratificante dal punto di vista estetico e più gradevole.

I tagli in vendita

La vendita salmone affumicato prevede diversi tagli: la baffa, le millefoglie, la tartare, la ventresca e il filetto, senza dimenticare le uova. Una notevole varietà, insomma, per molteplici possibilità di scelta che consentono di soddisfare qualunque tipo di esigenza e i gusti più diversi. Ogni taglio di Upstream, proviene dalla baffa intera del salmone. I tagli differenziati garantiscono esperienze a loro volta uniche, per degustazioni speciali. D’altro canto, è normale che ci sia chi preferisce la ventresca e chi, invece, ama soprattutto il filetto. Per intendersi, la ventresca corrisponde a quella parte della pancia del pesce che si caratterizza per un sapore più marino. I cuochi, invece, di solito hanno la tendenza a privilegiare la parte conclusiva della coda, che presenta un sapore più intenso.

Le millefoglie di salmone

Molto interessanti sono le millefoglie di salmone, pensate per andare incontro ai bisogni di chi è in cerca di praticità o magari deve pensare a una preparazione da eseguire in tempi rapidi. Vi si può ricorrere per la farcitura di panini o sandwich, per esempio, ma ovviamente nulla vieta di assaporarle nel modo più classico. Come detto, poi, a integrare la linea Upstream provvedono anche le uova, che al di là del loro effetto decorativo molto particolare regalano un’esplosione di gusto in bocca: al palato si percepisce un sapore di acqua di mare che sorprende chi non ha mai avuto modo di sperimentarlo in precedenza.

Da Parma al resto d’Italia

Parma svolge un ruolo di primo piano nella produzione del salmone affumicato Upstream, e non solo perché Claudio Cerati è originario di qui. Nella città ducale, infatti, l’industria conserviera ha una tradizione speciale e conserva un posto importante nell’economia, come dimostra il settore della lavorazione del pomodoro. Parma, per altro, è situata in una posizione strategica rispetto alla Via del Sale. Proprio qui negli ultimi anni del XIX secolo prese il via la lavorazione delle conserve ittiche, che riscosse subito un notevole successo. Una realtà che trasse vantaggio da un lato dalla prossimità del Mar Ligure e dall’altro lato dall’evoluzione della tecnologia nel settore dell’industria del pomodoro. Insomma, il pesce per i parmigiani non è certo una novità.

Come viene realizzato il salmone affumicato Upstream

Il salmone Upstream è un prodotto unico, e non per modo di dire: esso, infatti, non può essere confrontato né con il salmone selvaggio né con quello d’allevamento. Il metodo Upstream è straordinario, diverso da tutti gli altri: è stato predisposto un sistema di controllo distensivo esclusivo che coinvolge non solo la cura del pesce e il modo in cui esso viene alimentato, ma anche le modalità di lavorazione e le tecniche di confezionamento, per arrivare al controllo delle temperature. Il salmone proviene dalle Isole Far Oer, un arcipelago in cui i pesci sono tutelati e lo sfruttamento intensivo delle acque è vietato. Al tempo stesso, è proibito il ricorso agli antibiotici, e non è consentito nemmeno l’utilizzo degli ogm per l’alimentazione della fauna ittica.

redazione