Il Re-vintage scopri se anche tu ne sei stato travolto

Scrivere sul macbook ascoltando un 45 giri di Nutini con indosso un paio di Levi’s 501, che c’è di strano?

Questo è l’effetto che ha creato il fenomeno del Vintage: viviamo alla continua ricerca del nuovo continuando a ripescare dal passato stoffe, pettinature, slang e accessori. Il Vintage ha invaso qualsiasi fase della tua quotidianità anche se ancora non ne sei pienamente consapevole. Qua semplici aneddoti per farti capire se anche la tua vita sta scorrendo col filtro Nashville o Valencia:

1- Decidi di fare una visita storica, nella casa di Garibaldi per esempio, e scorgi negli arazzi e nei vari riconoscimenti attribuitigli dei mini ritratti di affascinanti uomini valorosi che hanno lo stesso look del modello nel manifesto Zara che ti hanno appena affisso sulla facciata di casa: capelli lunghi e baffoni.

2- Matrimonio dell’amica e ricerca del vestito – rigorosamente il tuo – e hai in mente un modello del quale non riesci proprio a classificare lo stile e che finirai per trovare in uno dei negozietti Vintage super cool del centro, col risultato di aver un pezzo unico, si, ma con una gonna a ruota che nemmeno tutte le tende della tenuta di Tara in Via col Vento.

3- iPhone nuovo, la tachicardia provocata dall’ansia che ti cada dalle mani che non avresti avuto nemmeno per la fontanella di tuo nipote ti porta a scegliere una cover per proteggerlo dal male, cosa scegli? Ovviamente una cover in gomma a forma di musicassetta o Biancaneve, Cenerentola e tutta la crew delle principesse disney old school; o magari una cover a libro ma a quel punto saresti un “adulto con Facebook”… e questa è un’altra storia.

Se ti riconosci in almeno uno di questi aneddoti di vita vera vissuta allora benvenuto nell’era del re- vintage. Tutto si rimodella seguendo il paradigma “old is cool”, dai vestiti, agli accessori passando per il look e finendo per arredamento e tecnologia. In ogni città è facile trovare dei mercatini vintage dai quali acquistare qualcosa di diverso, un pezzo unico che si distingua dai prodotti sempre più cheap e standardizzati venduti nelle varie catene di abbigliamento. Anche i grandi marchi come Chanel con la sua collezione vintage e Levi’s con i suoi intramontabili blue jeans 501 percorrono questa strada che non è più un’ondata legata solo al look, ma anche alle abitudini degli individui: l’uomo non taglia più i capelli con forbici e macchinetta ma va al “Barber’s Shop”, compra una spazzola per la barba e mette il papillon. La donna indossa la vita alta, fuma al mentolo e arreda shabby chic; ciò che tutto smuove è il concetto di nostalgia. Nostalgia di un’epoca passata e spesso di un periodo mai vissuto, e la tecnologia insieme alla moda riescono a farcelo rivivere creando un mash up tra oggi e ieri che dà vita a ad un ibrido nel quale è facile riconoscersi.

Aurora Erbì