Il problema dell’alito cattivo: cause scatenanti e possibili rimedi

L’alito cattivo è un disturbo piuttosto diffuso, che può manifestarsi in soggetti di qualunque età e sesso. Molte persone pensano di doversi rassegnare a tale condizione, poiché ritengono che sia impossibile da trattare. In realtà non è così: esistono dei rimedi. Tuttavia, per poterli attuare è necessario prima di tutto individuare la causa scatenante. 

Dunque, da che cosa dipende l’alitosi e come è possibile contrastarla e tornare a condurre un’esistenza normale? Di fatto, tale disturbo è caratterizzato dall’emissione di odore sgradevole dal cavo orale. Soffri di tale increscioso problema e sei intenzionato a risolverlo, ma non sai a chi rivolgerti? Lo studio dentistico Virzì a Milano può aiutarti ad individuare i fattori scatenanti ed a trovare la soluzione più adatta alle tue necessità.

Le cause alla base dell’alitosi

La più frequente causa di alitosi è la scarsa igiene dentale, che può dipendere da un insufficiente o scorretto modo di spazzolare i denti, da una mancata pulizia degli spazi interdentali per mezzo del filo interdentale o dall’accumulo di batteri nelle tasche paradontali. Per tale ragione è fondamentale che i bambini imparino fin da piccoli come preservare al meglio la salute dei loro denti, apprendendo dal dentista come spazzolare le arcate dentali ed utilizzare gli strumenti disponibili per questo tipo di operazione. 

In alternativa, le cause dell’alito cattivo possono essere individuate nel consumo di determinati alimenti e bevande, quali aglio, cipolla, spezie, ma anche alcol e caffè. In genere, però, l’effetto generato da cibi e bevande è temporaneo e tende a svanire dopo qualche ora, tempo comunque sufficiente per creare disagio. Importante, poi, è sottolineare il ruolo che può avere il fumo in questo tipo di problematica, che è certamente elevato, in quanto può portare allo sviluppo della parodontite. 

L’alitosi, inoltre, può dipendere dall’assunzione di determinati farmaci, come tranquillanti (fenotiazine), medicinali chemioterapici o somministrati per la patologia anginosa (nitrati). Infine, l’alito cattivo, può essere causato anche da alcune patologie, più o meno gravi, tra le quali si può ricordare il diabete, il reflusso gastro-esofageo, la xerostomia ed alcune malattie che interessano l’apparato respiratorio, vale a dire tonsilliti, sinusiti e bronchiti. 

Rimedi per combattere l’alito cattivo

Combattere l’alito cattivo è possibile, basta conoscerne le cause. Infatti, in caso di scarsa igiene orale, è sufficiente imparare a spazzolare i denti in maniera corretta ed effettuare regolari sedute di pulizia dentale dal dentista, così da eliminare la placca ed il tartaro che si accumulano tra denti e gengive e che, oltre a generare alitosi, possono favorire l’insorgenza di carie. 

Curare l’igiene orale quotidiana, tuttavia, è fondamentale anche in caso di alito maleodorante dovuto all’assunzione di specifici farmaci o dal manifestarsi di alcune patologie. I pazienti, invece, che consumano alimenti o bevande che possono generare alitosi, possono provvedere alla loro eliminazione dalla dieta o ad effettuare il lavaggio accurato di denti e lingua poco dopo l’ingestione. Per avere un alito fresco e profumato, infine, è necessario smettere di fumare o, quantomeno, ridurre il consumo di sigarette giornaliero.

redazione