Quando si parla di viaggi c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire: una sperduta isola esotica o l’ultimo zaino per backpackers. Oggi il tema riguarda il mondo degli alloggi, in particolare quelli che possono rientrare nella categoria “luxury”, come per esempio il glamping. E se è vero che c’è sempre più esigenza, quando si va in vacanza, di trovare una sistemazione alla portata di tutti, è anche vero che chi è abituato (e può permettersi) i luxury hotel, cerca sempre qualcosa di più, quell’innovazione non comune.
COSA VUOL DIRE GLAMPING?
Il Glamping è l’unione di glamour e camping, due termini inglesi conosciuti nella nostra penisola ma che raramente vengono usati nella stessa frase. Si inizia a parlare di questa nuova attività solo nel 2005 in Inghilterra, anche se i primi veri “campeggi di lusso” nascono in località calde come Africa e Australia.
L’idea alla base è quella di unire il glamour e il lusso, tenendo a mente l’obiettivo del camping: ovvero imparare a vivere e convivere con la natura. I servizi di un classico hotel, come per esempio materasso comodo, rifornimento di lenzuola, asciugamani etc, vengono uniti ad una nuova modalità di poter fruire la natura, approfittando di essa. Glamping non è solo una tenda tipica canadese, a questo termine si possono riferire anche case sugli alberi o roulotte vintage. In base alla sistemazione che si sceglie ovviamente il prezzo cambia e si alza elevatamente rispetto ad un campeggio normale.
Il glamping è adatto per esperienze in cui ci si immerge nella natura, dove è impossibile fermarsi solo per qualche ora: esempio nel nord Europa per vedere l’Aurora Boreale, nel deserto, nella savana per avvistare le uscite notturne degli animali o anche in qualche bosco, magari dello stato di Washington (Stati Uniti) dove poter perdersi tra le sequoie.
Dopo aver ascoltato i racconti di tantissimi viaggiatori, noi di Social Up vogliamo consigliarti 3 imperdibili posti incredibili dove provare l’esperienza del glamping. Pronti? Partiamo.
Shinta Mani Wild, Monti Cardamomi, Cambogia
Qui ci troviamo nelle montagne del sud-est asiatico, in Cambogia, al confine con la Thailandia, dove ha origine il cardamomo, pianta erbacea da cui deriva l’omonima spezia. Luogo pieno di storia e di paesaggi mozzafiato, perfetto per far sorgere il villaggio Shinta Mani Wild, composto da 15 casette bungalow ridisegnate in chiave moderna e lussuosa, con poltrone, bauli da viaggio e foto degli ospiti incorniciate, tipiche della hôtellerie di lusso e con finestre che si affacciano sugli arbusti della foresta. Quale miglior modo di immergersi in mezzo alla natura, in particolare modo alla giungla e di poter avvistare animali come elefanti, orsi e tigri nel loro habitat naturale.
Clayoquot Wilderness Retreat, British Columbia, Canada
Al vederli da lontano questi resort sembrano delle normali tende da campeggio, leggermente più grandi. Anche la forma ricorda quella di una tipica canadese, la forma di una capanna, ma in realtà dentro non ci troveremo solo un materasso e una lanterna, bensì una vera e propria stanza suddivisa in soggiorno e camera da letto, con mobili e comodità etichettabili come “lussuose” che non ci si aspetterebbe. Bagno in camera con pavimenti riscaldati, docce esterne private e arredamenti in stile antico, con intorno al campeggio spa e ristoranti gourmet. Inoltre, fatto interessante, questo resort si trova in una zona dell’UNESCO accessibile solo con elicottero, barca o idrovolante.
Patagonia Camp, Torres del Paine National Park, Chile
In questa zona vi è un campo di iurte, che si affacciano sul Lago Toro circondato dalle montagne nevose del Parque Nacional Cuernos del Paine. Ogni yurta ha il suo bagno privato, riscaldamento, una finestra sul soffitto per osservare le stelle e una terrazza privata, con “ovviamente” annessi jacuzzi e caminetti. Un modo originale per immergersi nella natura della Patagonia ed esperimentare tutte le sue varietà.
Sicuramente se non fosse per i prezzi elevati, il glamping raggiungerebbe senza dubbio le cifre dei comuni alberghi e hotel in giro per il mondo. E diciamolo, chi non ne approfitterebbe?